Cronache

La fine dello stato d'emergenza: "Certamente non sarà prorogato"

Per il sottosegretario alla Salute il certificato verde potrebbe decadere il 31 marzo, mentre lo stato di emergenza quasi certamente non verrà prorogato

La fine dello stato d'emergenza: "Certamente non sarà prorogato"

Sembra sempre più possibile che con il 31 marzo il Green pass venga eliminato e quindi decada. Quasi sicuramente poi lo stato di emergenza non sarà prorogato entro la data di scadenza, ovvero anche in questo caso giovedì 31 marzo. A dare speranze è il sottosegretario alla salute Andrea Costa che, intervenuto a Rai Radio1, ospite di Giorgio Zanchini a ‘Radio Anch’io’, ha spiegato che l’eliminazione della certificazione verde al 31 marzo "è assolutamente uno scenario possibile. Teniamo conto che oggi dobbiamo completare la somministrazione delle terze dosi per completare la campagna vaccinale, procedendo con questo ritmo è assolutamente ragionevole pensare che per marzo potremmo avere completato l'operazione, aprendo un nuovo scenario con progressivo allentamento delle misure restrittive, Green Pass compreso".

Una fase nuova per il Paese

Costa ha poi sottolineato che l’obiettivo del governo è quello di riportare l’Italia alla normalità. Il sottosegretario ha infine asserito che non pensa che lo stato di emergenza verrà rinnovato ulteriormente e che da quel momento inizierà certamente una fase nuova per i cittadini e per il Paese. Anche il virologo Matteo Bassetti e il professore Carlo Signorelli hanno detto chiaramente che ormai il Green pass ha svolto il suo compito di strumento per far portare i cittadini a vaccinarsi, e che prorogarlo ulteriormente oltre il 31 marzo sarebbe in questo momento inutile. Bassetti ha anche precisato che non vi è nessun motivo per farlo, e che sarebbe solo una decisione politica e non sanitaria.

L'ultimo sforzo

Costa ha tenuto a ribadire che adesso i dati relativi alla pandemia ci informano che siamo in una fase positiva, ma che ancora non siamo fuori dall’emergenza. Proprio per questo motivo secondo il sottosegretario dobbiamo mettere in atto l'ultimo sforzo per portare il Paese fuori da questa situazione nel modo che sia il più rapido possibile. In questa direzione si muove l'introduzione dell'obbligo vaccinale per gli over 50, con l’obiettivo di ridurre il più possibile la percentuale di soggetti non ancora vaccinati.

Come spiegato dal sottosegretario, la norma primaria prevede l'introduzione dell'obbligo vaccinale per gli over 50, ed è chiaro che l'obbligo è esteso a tutta la categoria e fascia di età. E quindi anche per coloro che lavorano da casa in smart-working.

Anche in questo caso non viene escluso che vengano fatti dei controlli, anche se il procedimento è più complicato rispetto a quello direttamente in azienda.

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