Cronache

"Goliardata", "Ero a letto". Scuse choc per le foto hard alla ragazza addormentata

Ciro Grillo e i suoi amici accampano scuse sulle foto oscene scattate alla giovane dormiente: "È stato un atto stupido, a mo' di scherzo, solo un gioco"

Da Ciro Grillo & Co. scuse choc per le foto hard alla ragazza addormentata

Nel caso Ciro Grillo assumono un ruolo fondamentale video e foto oscene scattate nel corso di quelle ore tra il 16 e il 17 luglio 2019 nella villetta a Cala di Volpe. Tanto che per il figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle e due suoi amici (Edoardo Capitta e Vittorio Lauria) sono alla base di una seconda accusa pesantissima: violenza sessuale per aver "filmato e scattato video e foto a sfondo erotico all'amica Roberta (nome di fantasia, ndr) che si trovava in stato di incoscienza perché dormiva". La prima invece coinvolge anche Francesco Corsiglia e si tratta di stupro di gruppo "per aver costretto Silvia (nome di fantasia, ndr) abusando delle sue condizioni di inferiorità fisica e psicofisica dovuta all'assunzione di alcolici a compiere atti di natura sessuale".

La svolta è arrivata proprio due giorni fa, quando la procura di Tempio Pausania ha chiesto il rinvio a giudizio per Ciro Grillo e gli altri componenti del gruppetto; l'udienza preliminare è stata fissata per il 25 giugno. Capitta e Lauria - attraverso i loro legali - avevano esplicitato la volontà di essere nuovamente sentiti davanti ai pm di Tempio Pausania, ma alla fine hanno preferito rinunciare dopo aver appreso che a interrogarli sarebbero stati i carabinieri di Genova. Invece Ciro nei giorni scorsi ha reso delle dichiarazioni spontanee per chiarire alcune circostanze, ribadendo in sostanza che Silvia "era consenziente", che "era tutto un gioco" e che "nessuno l'aveva fatta bere". E avrebbe aggiunto di non essere lui quello a comparire nelle foto oscene: "Non sono io ad aver fatto quelle cose alla ragazza assopita sul divano, in quel momento io ero andato a dormire".

Grillo jr e gli amici si difendono

Torniamo ad aprile 2021: gli amici genovesi tentano nuovamente di convincere il procuratore Gregorio Capasso e la sostituta Laura Bassani che stanno raccontando la verità. Un'occasione per rispondere agli inquirenti che li stanno interrogando. A parlare sono i tre giovani su cui pende l'accusa di violenza sessuale e fanno riferimento a video e foto di quelle ore. Grillo jr, secondo il Corriere della Sera, l'avrebbe definita "una stupidata che non rifarei", anche se ha voluto specificare che si è trattata di "una cosa goliardica, a mo' di scherzo".

Il medesimo concetto sarebbe stato espresso da Vittorio Lauria, che avrebbe ammesso "che si è trattato di un brutto scherzo", sottolineando però "che non vi era alcun intento particolare di natura sessuale ma era soltanto un gioco". Da qui il pentimento per il fatto che è andato in scena "un brutto scherzo, che ovviamente non rifarei". Sulla stessa linea Edoardo Capitta, che l'avrebbe giudicato "un atto stupido, privo di qualunque istinto di natura sessuale e che è stato fatto solo per gioco senza mai toccare la ragazza e senza mai avvicinarci a lei".

Anche l'amico di Ciro Grillo ha rivisto la propria posizione, "una stupidaggine non bella da vedere", che non replicherebbe più "perché credo di essere maturato in questi due anni".

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