"Ho paura, prega per me": l'ultima telefonata dell'ex consigliere scomparso

La notte di Natale 2016 Fabrizio Pozzobon chiama la fidanzata: "Ho paura, prega per me". Poi è scomparso: forse si è arruolato con l'Isis in Siria

"Ho paura, prega per me": l'ultima telefonata dell'ex consigliere scomparso

"Qui va sempre peggio, ho paura". E ancora: "Vai a messa e accendi una candela per me". A parlare è Fabrizio Pozzobon, l'ex consigliere della Lega Nord sparito dal 2016 mentre si trovava in Siria, dove sarebbe andato a combattere con l'Isis.

La notte di Natale dell'anno scorso l'uomo ha chiamato - proprio dalla Siria - la fidanzata Cristina a cui aveva già inviato il "reportage" del suo viaggio iniziato a Istanbul il 20 dicembre scorso. Inizialmente l'uomo aveva raccontato felice la sua visita nella capitale turca. "Qui va tutto bene", diceva alla donna, "Sono con i miei amici, vorrei venissi anche tu". Ma poco a poco - come racconta il Messaggero - i suoi selfie sono diventati più cupi e lo ritraevano davanti a città distrutte dalle bombe o in strade caotiche e polverose. Fino all'ultima chiamata nelle ore tra Natale e Santo Stefano. Poi più nulla.

"Ci diceva che andava a trovare degli amici, e non ci siamo mai preoccupati perché teneva i contatti ed era sempre tornato", racconta chi lo conosce. Ma ora gli inquirenti indagano sulla pista del terrorismo, anche se non si escludono il rapimento o l'omicidio. Ma come è possibile che lui - fervente cattolico e che era andato a messa solo due domeniche prima di partire - si possa essere unito all'Isis? Gli esperti parlano di "conversione ideologica per vicinanza alla causa" più che religiosa. Ma la fidanzata non ci crede.

"Fabrizio non c’entra nulla con il terrorismo o con l’Isis", dice al Gazzettino, "Non si è mai convertito e andava sempre a messa. Che senso avrebbe? Non era neanche aggressivo. Anzi. Non ho mai conosciuto una persona dolce e romantica come lui. Mi ha detto che doveva andare a trovare un amico, non so chi fosse precisamente. Gli aveva fatto una promessa: dovevano trovare una persona scomparsa alcuni anni fa. Non era radicalizzato e nemmeno convertito. Aveva sempre sul collo dei ciondoli con la croce e andava sempre a messa il sabato o la domenica.

Su Facebook anche io ho cominciato a vedere sue strane amicizie ma ho avuto la netta sensazione che si fosse reso conto anche lui che stava facendo uno sbaglio. Ma ormai qualcosa lo obbligava ad andare là: si sentiva costretto. Ma non lo ha fatto perché si è convertito, assolutamente".

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