Se in Italia l'emergenza sanitaria è agli sgoccioli, il rischio dei cosiddetti ''contagi d'importazione'' sembra essere appena iniziato: ora, il virus arriva dall'estero. Viaggia coi migranti, i turisti ma anche con i giovani al rientro nel Belpaese dopo una breve vacanza oltreconfine. Lo sa bene una 18enne padavona che, di ritorno da un breve soggiorno in Croazia, ha scoperto di aver contratto il Covid: "Nessuno indossava la mascherina, ci siamo fatti condizionare. Adesso mi sento in colpa per i miei genitori", confessa al Corriere della Sera.
Era partita alla volta dell'isola di Pag insieme alla sua comitiva di amici e compagni di scuola. L'idea era quella di trascorrere del tempo tutt'insieme per festeggiare la maturità e gettarsi alle spalle un anno difficile. Così, la compagnia ha approfittato di un pacchetto organizzato da un'agenzia di viaggio bresciana che prometteva divertimento e svago per una settimana. Risultato? Su 13 ragazzi, 8 sono tornati a casa positivi al Coronavirus. Complice la leggerezza dell'età, e verosimilmente l'assenza di misure tutelanti, la 18enne ha smesso di indossare la mascherina per 7 giorni. "La situazione sembrava così tranquilla - spiega - nessuno la indossava, né gli animatori sul posto né il conducente del pullman che ci ha portato sull'isola di Pag. Ci siamo fatti trascinare".
A quel viaggio hanno preso parte anche giovani provenienti da altre regioni d'Italia: "Saremo stati complessivamente un centinaio suddivisi su due pullman, c'erano ragazzi della nostra età e di altre regioni. Ogni giorno c’erano delle attività organizzate in discoteca o in spiaggia e la sera si andava a ballare: era all’ aperto, quindi abbiamo creduto non servisse la mascherina".
Poi il ritorno, sempre in pullman, il rientro a casa e i primi, inequivocabili sintomi del virus che compaiono. "Ho sentito mal di gola e avevo la febbre, ma credevo fosse colpa dell’ aria condizionata, non era la prima volta che mi succedeva. Poi è arrivato il mal di testa e ai muscoli, la difficoltà a respirare. All’inizio non ho pensato subito al Covid, poi ho visto l’esito e mi sono sentita malissimo — continua il racconto della giovane —. Più che altro mi dispiace per la mia famiglia e gli amici che ho visto al rientro. Mi sento in colpa per averli messi in questa situazione. Sono tutti negativi ma devono restare in isolamento 14 giorni e non faranno le vacanze".
Ora la 18enne è confinata nella sua stanza in attesa della guarigione: "Con il senno di poi forse avrei rimandato il viaggio all’ anno prossimo - confessa -. È che con tutto quello che abbiamo passato, la maturità stravolta e la quarantena ho pensato meritassimo questa vacanza. Riconosco la troppa leggerezza, da oggi in poi indosserò sempre la mascherina".
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