Cronache

"Ho visto Desirée, era mezza nuda... l'ho rivestita dopo gli stupri"

Una straniera ha rivestito la 16enne: era nuda dalla cintola in giù. Poi ha aiutato il branco di africani a spostare il corpo. Il gip: "L'hanno ridotta a mero oggetto di soddisfazione sessuale"

"Ho visto Desirée, era mezza nuda... l'ho rivestita dopo gli stupri"

"Sei un pezzo di merda! Hai dato i farmaci a Desirée per poterla stuprare". Narcisa gli urla contro, sbraita e inveisce. Mamadou Gara, il senegalese 26enne conosciuto nel rudere abbandonato come "Paco", ammette di aver fatto sesso con la 16enne: "Ma le ho dato solo pasticche". In realtà, come spiega il Giornale, l'hanno riempita di gocce, metadone, tranquillanti e pasticche. Un mix di droghe somministrato dal branco di immigrati che sapevano "perfettamente" che sarebbe stato "potenzialmente letale". E così è, infatti, stato. Desirée Mariottini è morta senza che nessuno dei presenti muovesse un dito per aiutarla. Muriel, una delle ragazze che si trovava nello stable, si è limitata a rivestirla e a corprirla con una coperta.

Il branco le è stato addosso fino alla fine. Attorno al corpo di Desirée c'erano almeno setto o otto persone. Oltre ai senegalesi Mamadou Gara e Brian Minteh, al nigeriano Chima Alinno e al gambiano Yousif Salia che sono stati arrestati nelle scorse ore, c'eran anche tre donne, un'italiana e due straniere che, come ricostruisce il Corriere della Sera, frequentavano il palazzo occupato di San Lorenzo. E poi c'è Marco, lo spacciatore italiano che riforniva il branco di antiepilettici e antipsicotici. Le stesse che i quattro africani hanno usato per stordire la 16enne e, come riferisce il gip, ridurla a "un mero oggetto di soddisfazione sessuale". Quando il 17 ottobre Desirée è arrivata nel rudere è in crisi di astinenza, ma non ha soldi per pagarsi l'eroina e uil crack. Così si rivolge a Brian Minteh, Yusif Saila Chima Alinno che ha conosciuto in precedenza.

Ad aver visto Yusif Saila e Mamadou Gara dimenarsi sul corpo inerme di Desirée è una certa Muriel, un'altra immigrata di circa 35 anni che frequentava quel posto di morte. È lei a rivestire Desirée quando non è più in grado di muoversi. "Era nuda...", ammette. È priva di sensi. Probabilmente è già morta. Ad avvertire Muriel, il 18 ottobre intorno alle otto di sera, sarebbe stato un certo Hyten. "Mi ha chiesto chiedeva di rivestire la ragazza mezza nuda all'interno del container", racconta Muriel spiegando di aver trovato Desirée nuda dalla vita in giù. Nei suoi pantaloni trova una boccetta di Tranquillit. È mezza vuota. Sono le pasticche che solitamente spaccia Marco nel palazzo. Mentre Muriel riveste la 16enne di Cisterna di Latina e sposta il corpo dal giaciglio su cui era stata stuprata, il branco di africani si preoccupa che nessuno dei presenti chiami i soccorsi. "È meglio lei morta che noi in cella...", vanno in giro a dire. Nessuno chiama il 118. E Desirée viene lasciata morire a terra. "Voi l'aveta uccisa - si mette a urlare Giovanna - voi l'avete violentata".

Ma Mamadou Gara, Chima Alinno e Brian Minteh fanno finta di nulla.

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