Sembrava solo un'indiscrezione di stampa, ma ora c'è la conferma: sui leggings di Yara Gambirasio c'erano tracce dei sedili del furgone di Massimo Bossetti.
La notizia era trapelata ieri e dimostra come la ragazzina sia effettivente salita sul camioncino bianco filmato - tra l'altro - nei dintorni della palestra di Brembate poco prima della scomparsa della ragazzina. Oggi gli inquirenti si sono riuniti in procura per fare il punto della situazione e per capire se è il caso di chiudere le indagini sul caso con la "prova regina" che oltre al Dna del muratore trovato sul corpo della vittima potrebbe inchiodare l'uomo. Al termine della riunione il comandante dei carabinieri di Bergamo, il colonnello Antonio Bandiera, si è limitato a confermare la notizia: "Si tratta di un elemento nuovo di rilievo che riguarda microframmenti acquisiti dagli indumenti della vittima che corrispondono a elementi del tessuto del furgone di Massimo Bossetti: è stato fatto un grande lavoro".
A questo punto per la chiusura delle indagini si tratterebbe di questione di giorni: la dichiarazione ufficiale da parte del pm Letizia Ruggeri è attesa entro fine mese.
E il 25febbraio la Cassazione si pronuncerà sul ricorso della difesa di Massimo Bossetti sul respingimento della prima istanza di scarcerazione, già bocciata dal gip (che nel frattempo ne ha respinta anche una seconda) e dal Tribunale del Riesame.
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