"Non posso andare a prendere i bambini a scuola, ho la tibia rotta". Poi l'ex moglie scopre su Facebook che il marito in realtà si trovava su un panfilo a Montecarlo senza gesso. Quando è tornato a casa ha trovato un'intimazione del giudice e il rischio di sospensione della responsabilità genitoriale, riporta il Corriere della Sera.
"Si credeva furbo perché aveva bloccato la ex dai suoi contatti. Ma lei ha creato un account falso con la foto di una donna bella e provocante e gli ha chiesto l' amicizia: lui ha accettato subito ed è caduto in trappola", racconta al Corriere Gian Ettore Gassani, presidente dell' Associazione avvocati matrimonialisti italiani (Ami). Di fatto sui social ormai gli avvocati trovano su Facebook tutte le prove da portare in tribunale per le cause di divorzio. Annamaria Bernardini De Pace spiega: "La prima domanda che faccio è: Il vostro coniuge usa i social?. Se la risposta è sì il gioco è fatto: spiego loro cosa devono cercare e che tipo di documenti devono raccogliere. Poi, con un po' di intelligenza e malizia, si incrociano i dati e spesso qualcosa salta fuori".
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