Cronache

I funerali del boss? ​Andati deserti

I familiari, infatti, sono stati costretti ad ingaggiare persino alcuni figuranti

I funerali del boss? ​Andati deserti

Niente petali di rose lanciate da un elicottero, nessuna carrozza con sei cavalli, dell'orchestra neanche una nota. Essere boss in Calabria non è come esserlo a Roma. Le cose sono cambiate. La ‘ndrangheta, nella sua terra di origine, sta perdendo consensi. Così sembra, o, meglio, si spera. I funerali del boss Aquino? Andati deserti. I familiari, infatti, sono stati costretti ad ingaggiare persino alcuni figuranti. E’ quanto emerge dell’inchiesta "Acero Krupy", coordinata dal procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria Nicola Gratteri e riportata dal Quotidiano del Sud. I fatti risalgono al lontano 2012. A Marina di Gioiosa Jonica è estate, e i parenti del defunto temono che alla cerimonia funebre vada poca gente. Così Nicola Tassone afferra la cornetta del telefono per chiamare un suo parente e gli ordina di portare più giovani possibili al lutto: “Allora quanti ragazzi puoi portare?” risponde il giovane “Dipende…” “Dipende niente dipende” aggiunge “Sono tutti a mare…” e Tassone dice “Te ne fotti di loro e del mare. Digli di venire al lutto che te l’ho detto io di chiamarli e che gli regaliamo 10 euro l’uno. Se vai al lutto e dice qualcuno qualcosa, digli: si, si già me l’ha detto mio cugino Nicola e mi sta facendo chiamare tutti. Non stare molto al lutto e va in giro a chiamare ragazzi, il più possibile.” “E se non vengono?” “Questa sera li prendi in faccia nuovi. Dove li vedremo, con un bastone li passeremo pari, pari”. Anche così si vive in una città come Marina di Gioiosa Jonica, nella Locride. In Calabria. Essere chiamati, e obbligati, a partecipare ai funerale di un boss. Le famiglie “d’onore” non possono permettersi di fare brutte figure. Ai funerali deve esserci tanta gente, tante corone. Un simbolo di potere, di forza, per la ‘ndrangheta che uccide senza alcuna pietà e prega, ignorando le parole che il Papa ha pronunciato a Cassano allo Ionio. Un’organizzazione criminale legata alla chiesa, alle sue tradizioni, non può rinunciare all'aspetto più spettacolare della liturgia. Tanto "popolo di Dio" durante la celebrazione di un funerale eccellente da l'impressione che anche il Cielo partecipi al dolore e alla gloria. Ma il Cielo ha ben altro a cui pensare. Solo l'uomo, quando è piccolo e meschino, può pensare di vestirsi di abiti divini.

Per dieci sporchissimi euro.

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