Cronache

I medici gli avevano dato 24 ore di vita. Oggi Claudio vive i suoi 40 anni

Claudio ha una malattia genetica rarissima che lo ha colpito a livello motorio. Il suo collo è reclinato all'indietro e gli impedisce di stare su una sedia a rotelle

I medici gli avevano dato 24 ore di vita. Oggi Claudio vive i suoi 40 anni

Gli avevano dato 24 ore di vita perché durante la gestazione una malattia rarissima lo aveva colpito: oggi Claudio ha 40 anni ed è fiero di quello che è.

L’artrogriposi multipla congenita è unaa malattia genetica rarissima, chiamata anche articolazione rigida, che ha colpito Cláudio Vieira de Oliveira nei primi tre mesi della sua gestazione. Questa malattia ha la caratteristica di compromette una o più articolazioni del corpo e nei casi più gravi colpisce anche organi e parti del cervello.

Claudio è stato fortunato ed è stato colpito soltanto a livello motorio alle braccia, gambe e collo. Proprio il collo è quello che gli crea più difficoltà perché è all'indietro. Vista la drammatica malattia, i medici avevano detto alla madre del ragazzo che sarebbe morto entro 24 ore dal parto. La famiglia De Oliveira nonostante le dure parole non si è mai persa d'animo e si è mai fermata tanto che ha deciso di protare Claudio in un altro ospedale.

Come scrive Aleteia, decisione migliore non potevano prendere. Il ragazzo è riuscito a sopravvivere e piano piano è cresciuto. A 8 anni, ha iniziato a muoversi sulle ginocchia. I genitori per agevolare i suoi movimenti hanno rimodellato la casa: pavimento con materiale speciale che non gli potesse far male, mobili con un’altezza sufficiente per far sì che non avesse bisogno di aiuto, interruttori abbassati… Tutto questo perché Claudio deve fare affidamento soltanto al suo corpo malato, la sua malformazione non gli consente di usare la sedia a rotelle.

Ma questa sua condizione fisica lo ha limitato soltanto parzialmente, Claudio infatti, ha iniziato ad andare a scuola perché lui si è sempre visto come una perona normale con l'unica differenza che vede il mondo al contrario. La sua vita è andata avanti con alti e bassi fino a oggi: il bimbo che doveva vivere al massimo 24 ore ha 40 anni e ha anche scritto il suo primo libro, "O mundo está ao contrário" (Il mondo è al contrario ndr).

Più che un'autobiografia è un libro ispiratore che fa veramente riflettere sui veri problemi dlla vita. L’autore non ha paura di essere visto come "strano": lui è così e non se ne vergogna assolutamente. Alla presentazione del suo libro ha distruibuito autografi tenendo la penna in boca.

Il sorriso, ovviamente, non è in grado di toglierglielo nessuno perché Claudio ha sconfitto le previsioni pessimisste di chi ha tutto dalla vita.

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