Interruzione di pubblico servizio. Questa è l’accusa che la Commissione Garanzia e Scioperi, guidata da Roberto Alesse, rivolge alle cinque sigle sindacali che avrebbero organizzato lo “sciopero selvaggio” dei vigili urbani a Roma nella notte di Capodanno. I sindacati coinvolti sono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Csa Ospol e Diccap Sulpl. Con la commissione di garanzia l’accusa per i vigili ora non è più quella di “assenteismo” ma di “protesta di massa sotto regia”.
Nella relazione firmata da Alesse si contesta la lettera del 23 dicembre 2014 nella quale i sindacati comunicavano la loro intenzione di “intraprendere l’astensione da qualsiasi forma di prestazione straordinaria dal 20 dicembre al 15 gennaio”. Ai sindacati si contesta, inoltre, l’assemblea convocata per la notte del 30 dicembre attraverso la quale le diverse sigle sindacali “invitavano tutto il personale ad erogare la prestazione ordinaria solo nel pedissequo rispetto del proprio mansionario”. Un invito che sarebbe partito dalle varie segreterie territoriali dei sindacati coinvolti, come è emerso “da ricerche effettuate sui siti internet delle organizzazioni sindacali”.
Le cinque sigle sindacali, molto probabilmente, si difenderanno affermando che non avrebbero avuto un’influenza tale da scatenare la protesta di 1223 vigili, mentre il comandante Raffaele Clemente farà leva sulle modifiche ai turni notturni che avrebbero portato all’improvvisa “malattia di massa”. I sindacati però hanno già annunciato che il 10 febbraio manifesteranno davanti alle prefetture di tutta Italia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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