Crescono, in Italia, i mionori stranieri di "seconda generazione". Si tratta, cioè, dei figli dei migranti, nati nel nostro Paese. Rispetto al 2011, gli stranieri nati in Italia sono quasi raddoppiati, raggiungendo e sfondando il tetto del milione.
È quanto emerge da un'anticipazione della nuova edizione del Dossier Statistico Immigrazione, curato da Idos e Confronti, col sostegno dell'8xMille della Tavola valdese. Il rapporto sarà presentato il prossimo 24 ottobre, ma Agi ne ha rivelato un'anticipazione.
All'inizio del 2018, in Italia vivevano oltre 1,3 milioni di migranti di "seconda generazione", il 75% dei quali nati qui, mentre i restanti arrivati nello Stivale in tenera età. Di questi, oltre 541mila ragazzi hanno frequentato la scuola, rapprendentando quasi i due terzi (63,1%) di tutti gli alunni stranieri, che sono 842mila. "È significativo- si legge nel Dossier- che l'incidenza dei nati in Italia tra gli alunni stranieri conosca i livelli più alti nelle scuole dell'infanzia (84,4%) e nelle primarie (75,2%), come pure tra i cinesi (82,3%), i marocchini (76%), gli albanesi (76%) e i filippini (67%), affermandosi come l'unica componente scolastica in crescita costante (+28% negli ultimi quattro anni e +5,7% solo nell'ultimo anno)".
I giovani figli dei migranti sono riusciti a socializzare e a formarsi nella Penisola, sentendosi parte del nostro Paese, nonostante abbiano una cittadinanza diversa. Un esempio di integrazione risulta essere quella sportiva, che mostra "da un lato i successi 'nazionali' di alcuni e dall'altro, l'impossibilità a gareggiare sotto gli stessi colori di altri".
A detta di Claudio Paravati, direttore del Centro Studi e Rivista Confronti, "è urgente riconoscere la cittadinanza italiana a questi
giovani, perchè sono parte integrante del presente, e non solo del futuro del nostro Paese. Solo così potranno ridursi quei cortocircuiti identitari che ostacolano il percorso di crescita e integrazione nella società".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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