Mentre continuano ad arrivare notizie sulla morte delle sette studentesse italiane in Erasmus in Spagna, comincia ad essere un po' più chiara la dinamica dell'incidente. Gli investigatori che hanno indagato per omicidio colposo l'autista, pensano ad un colpo di sonno. I ragazzi a bordo del pullman dormivano e stavano rientrando da una festa durata 24 ore per "Las Fallas" di Valencia. Una festa in spiaggia con giochi pirotecnici e una folla di gente che balla. Gli studenti si erano iscritti all'escursione dall'Erasmus Student Network dell'università di Barcellona. Il programma era chiaro: partenza alle 6 e 15 da plaza de Espagna, arrivo alle 11 a Valencia e poi tempo libero fino alla notte. L'appuntamento per il rientro era fissato alle 4 del mattino.
Costo del viaggio 20 euro. L'andata è stato un viaggio animato dall'attesa per la festa. Il ritorno invece è stato un lungo sonno interrotto dallo schianto. Dennis, un olandese di 23 anni, è stato scosso all’improvviso da un movimento brusco del suo sedile: "Mi è sembrato che il pullman stesse a un tratto zigzagando. Sbandava da un lato all’altro. Poi l’urto, violento, il panico, le grida - ricorda -. Abbiamo atteso oltre due ore, sul posto, prima che venissero a portarci via". Poi c'è chi ha i sensi di colpa. Un ragazzo tedesco non si dà pace per "non essere riuscito a salvare" le sue compagne.
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