Uno dei più potenti boss della criminalità organizzata indiana è morto di recente al termine di una sparatoria andata in scena in un tribunale della nazione asiatica, crivellato di colpi esplosi da "due finti avvocati". Il gangster pluripregiudicato Jitender Maan Gogi è stato infatti ammazzato venerdì scorso durante un'udienza che si stava celebrando a suo carico presso il tribunale Rohini di Nuova Delhi. Si sospetta che i finti avvocati che gli hanno sparato sarebbero stati due membri di una gang rivale.
Secondo le ultime ricostruzioni della vicenda, i responsabili dell’omicidio di Gogi erano riusciti ad accedere all’aula 207 del tribunale proprio grazie al loro travestimento e ai loro finti atteggiamenti da legali, con cui avevano ingannato la sorveglianza del palazzo di giustizia indiano. I due hanno quindi esploso cinque colpi di arma da fuoco contro Gogi, ma una pallottola vagante ha colpito anche una stagista lì presente. Alla fine, la polizia locale è intervenuta per stroncare la sparatoria e ha ucciso gli assassini del boss. Dopo l'esecuzione del gangster è subito esplosa la polemica sulla scarsa sicurezza degli edifici pubblici del Paese, soprattutto dei tribunali. L'associazione degli avvocati di Delhi ha indetto uno sciopero di categoria, previsto il 25 settembre, proprio allo scopo di indurre le autorità a rafforzare i dispositivi di sorveglianza dei palazzi di giustizia.
Il boss indiano ucciso era stato arrestato a marzo dopo una lunga latitanza.
Il suo impero criminale, fondato su furti, rapine, omicidi e traffico di droga, è stato sempre contrastato dall'organizzazione malavitosa rivale capeggiata dal padrino Sunil, noto anche con lo pseudonimo di Tillu. Finora, i due clan si sono sempre combattutti mediante omicidi incrociati e l'assassinio di Gogi sarebbe l'ultimo degli attacchi lanciati dal clan di Tillu contro la storica gang avversaria.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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