Cronache

Iniziano le "collaborazioni" dei cittadini: 30enne preso a pugni perché senza mascherina

Aggredito da un passante in pieno centro a Venezia perché non indossava la mascherina: trentenne finisce all'ospedale con una ferita al volto

Iniziano le "collaborazioni" dei cittadini: 30enne preso a pugni perché senza mascherina

Domenica sera da Fabio Fazio, Roberto Speranza ha illustrato quella che era la sua linea per il Dpcm, firmato poi lunedì notte. Il ministro della Salute era il capofila della fazione più estremista in termini di misure da adottare per il contenimento del coronavirus. La sua proposta era quella di vietare le feste private, anche quelle in casa e aveva anche già in mente come fare per evitare che gli italiani, dentro le loro mura domestiche, rispettassero le regole: "Quando c'è una norma, questa va rispettata e gli italiani hanno dimostrato di non aver bisogno di un carabiniere o di un poliziotto a controllarli personalmente. Ma è chiaro che aumenteremo i controlli, ci saranno le segnalazioni". Molti italiani non aspettavano altro e ora si sentono in diritto di diventare sceriffi del Dpcm e di intervenire in prima persona per il rispetto delle norme, come accaduto a Venezia per una mascherina non indossata.

Una frase, che soprattutto sul tema delle "segnalazioni", ha scatenato la polemica, tanto da costringere il presidente del Consiglio a specificare l'ovvio: "Non manderemo le forze di polizia nelle abitazioni private, dobbiamo assolutamente tutelare la sfera di vita privata ma dobbiamo assolutamente evitare le situazioni pericolose". Grazie. Ma con la diligenza tanto sbandierata dal governo, gli italiani hanno iniziato a "collaborare" con lo Stato, nello spirito di quella polizia popolare che rischia di trasformare l'Italia in uno stato di polizia improvvisato. Nessuna delazione, però, nessun'azione di spionaggio nei confronti dei vicini ma una vera aggressione nei confronti di un uomo che, senza rispettare il Dpcm contro il coronavirus, passeggiava per Venezia senza indossare la mascherina.

Tutto è accaduto nel centro della città lagunare, dove un trentenne si trovava in compagnia di un'amica. Sul suo volto non era presente il dispositivo di protezione individuale prescritto dal decreto firmato da Conte lunedì notte e così, un altro passante, si è sentito in dovere di richiamarlo all'ordine. Il trentenne non è rimasto in silenzio e ha invitato l'uomo a pensare a se stesso, mandandolo anche a quel paese. Una reazione che ha indispettito l'uomo, che si è quindi scagliato contro il ragazzo sferrandogli tre pugni dritti sul volto. In quel momento in strada c'erano anche altre persone, che allarmate dalla piega presa dalla discussione hanno chiesto l'intervento dei carabinieri. Il ragazzo senza mascherina è stato soccorso e trasportato in ospedale con una ferita allo zigomo.

Nessun'altra conseguenza per lui, che dopo poche ore ha potuto far ritorno alla sua abitazione con qualche giorno di prognosi.

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