"Io, negro e fascista affascinato da Salvini"

Paolo Diop, di Sovranità, si racconta a IlGiornale.it: "L'immigrazione è un danno e va fermata. Chi viene qui deve fare come me: amare l'Italia"

"Io, negro e fascista affascinato da Salvini"

Paolo Diop è arrivato in Italia quando aveva appena due mesi. È italiano, si sente italiano. Tanto da militare in un partito, Sovranità, che è l'emanazione diretta di Casapound, i "fascisti del 21° secolo". Non provate a dirgli che è "di colore", lui è negro ed è fiero di esserlo.

Arbitro di calcio, muratore e aspirante politico. È stato anche a Pontida, tra i leghisti della prima e della seconda ora, e non si è sentito in imbarazzo. Forse osservato, certo ("c'è un nero tra i leghisti", urlava un giornalista meravigliato), ma non discriminato. "La Lega non è razzista, non lo è più - dice al giornale.it - la Lega che mi piace è quella che sta creando Matteo Salvini, un grande comunicatore che cambierà l'Italia".

Ti senti italiano?

"Certo, ormai questo è il mio Paese. E non c'è nessun problema nel mio partito per quanto riguarda la mia doppia nazionalità: si può appartenere ad un gruppo di destra che dice 'prima gli italiani' anche se si è neri. Per noi non conta il colore della pelle, ma l'amore che hai per questo Paese. Italiani si può anche diventare, ma bisogna dimostrare attaccamento all'Italia."

Come si integrano gli immigrati in Italia?

"Male, perché è stato proposto un modello sbagliato. Il modo giusto per integrarsi è rispettare il popolo che ti ospita e le sue leggi. Bisogna mettere davanti i doveri e solo dopo si può aspirare ai diritti."

Forse sono loro che non vogliono integrarsi.

"Le politiche di sinistra hanno sempre ghettizzato gli stranieri. Ma non si possono creare zone franche lasciandole in mano agli stranieri, perché in questo modo gli immigrati entrano facilmente in un sistema criminale e malavitoso."

Eppure la Boldrini dice che sono "risorse".

"No, in questo momento sono un problema. Per farli diventare una risorsa bisogna cambiare le regole e aspettare che passi la crisi economica. E poi queste persone non scappano tutte dalle guerre, anzi. In questo modo impoveriscono il loro Paese. Ha ragione Salvini a dire che bisogna andare ad aiutarli lì. Non tutta lìAfrica può venire in Italia."

Preferisci che ti chiamino "negro" o "di colore"?

"Di colore è una espressione ipocrita. 'Negro', invece, è un dato di fatto. Preferisco essere chiamato così."

Hai mai ricevuto minacce?

"Sia da parte della sinistra che degli stranieri, che mi considerano un traditore. Soprattutto perché sono di destra."

Come è nata questa "passione" per Matteo Salvini?

"Abbiamo un rapporto di amicizia. E poi io, come Sovranità, appoggio la Lega. Matteo ha ottime capacità comunicative ed è la chiave per la destra per andare a governare. Insieme a Di Stefano e a Sovranità possiamo riportare in Italia la vera Destra."

Ma la Lega non è anche quella di Calderoli che chiama "orango" la Kyenge?

"Ti rispondo con una parola: 'era'. Quando si pensa al Carroccio razzista bisogna parlare al passato. Ora c'è Matteo Salvini e la Lega è cambiata: il suo successo lo dimostra. E poi bisogna dire che il razzismo è molto presente anche al contrario: sono tanti, in Italia, i neri che non sopportano i bianchi."

Sei andato anche a Pontida.

"L'accoglienza è stata fantastica. Non me lo sarei aspettato. Non ho visto il razzismo di cui per anni è stata accusata la Lega."

Ieri hai deciso di non passare a "Noi con Salvini" e di rimanere in Sovranità. Te lo aveva proposto Salvini di approdare al Carroccio?

"Questo non posso dirlo. (Ride). Ho ricevuto delle proposte, ma ho declinato. Non potevo tradire gli amici."

Parliamo di Europa. Come voteresti al referendum greco?

"Tsipras è stato coraggioso a dare voce al popolo. E il fatto che sia stato eletto dimostra il malcontento degli elettori europei verso questa Ue. Anche se io avrei votato Alba Dorata e se dipendesse da me chiederei l'uscita immediata dall'euro."

Nei tuoi post su Facebook ti definisci nazionalista.

"Sì e lo sono. Per me significa amare il Paese in cui vivi, lavorare per l'Italia. Se tutti gli Stati fossero nazionalisti ci sarebbero meno problemi nel mondo."

Ti dichiari fascista?

"Si, assolutamente. Il fascismo ha portato tante cose positive all'Italia che ancora oggi utilizziamo, anche se ci sono delle parti oscure come le leggi razziali e l'alleanza con Hitler. E poi Mussolini è il leader europeo che ha realizzato l'unica colonizzazione positiva in Africa. Gran Bretagna, Spagna e Olanda hanno fatto solo danni. L'Italia, invece, l'ha arricchita. Tornerò in Senegal per fare il politico, e porterò il nazionalismo in Africa."

La renderai fascista?

(Ride) "Diciamo nazionalista, che è già abbastanza."

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica