Cronache

"Nel nostro Paese si fa così". Iracheno picchia la moglie per anni

Un 24enne iracheno segregava, umiliava e malmenava la moglie quasi quotidianamente. Le parole choc della donna hanno sconvolto gli agenti: aveva anche tentato il suicidio

Una volante della polizia in Toscana (foto di repertorio)
Una volante della polizia in Toscana (foto di repertorio)

Una violenza ripetuta e sempre più aggressiva. Questo era ciò che accadeva tra le mura domestiche di una casa a Ravenna. Un 24enne iracheno è stato arrestato dalla Squadra mobile perché accusato di maltrattamenti gravi nei confronti della giovane moglie.

Una furia senza fine

Secondo quanto riportato da Il Resto del Carlino, pare che la donna fosse vittima di abusi sin dal 2020, anno del matrimonio. Ai tempi i due coniugi abitavano in Danimarca e avevano deciso di trasferirsi in Italia solo dopo qualche tempo. Gli attimi di paura della giovane erano scanditi dalla furia del marito che non si limitava solo a picchiarla, ma riversava su di lei ogni tipo di frustrazione legandola, segregandola e umiliandola.

Tra l'aprile e il giugno 2021 le aggressioni erano diventate frequenti, fino a richiedere più volte l'intervento dei sanitari. La situazione era diventata insostenibile per la donna che un giorno aveva deciso di farla finita ingerendo alcune compresse di un farmaco psicoattivo. Il tentato suicidio, però, non aveva fermato l'uomo.

Nel gennaio 2022 la giovane aveva confessato a un'amica l'inferno che stava vivendo, mostrando le foto del corpo pieno di lividi ed ecchimosi. L'altra donna a questo punto le aveva offerto un rifugio temporaneo dove poter rimanere. La "fuga" però era durata poco. Il 24enne infatti non ci aveva messo molto a rintracciare la moglie e a minacciarla di morte. Chiamata una voltante l'iracheno aveva ricevuto solo un ammonimento del questore mentre la donna si trovava all'ospedale per alcuni segni di strangolamento.

Le botte si erano ripetute nei mesi successivi anche all'esterno dell'abitazione, ma l'uomo si era sempre difeso dicendo che quelle lesioni erano state auto-inflitte dalla donna che mostrava segni di cedimento psichico.

L'arresto era avvenuto solo dopo l'ennesima denuncia da parte del personale sanitario. Con uno schiaffo il 24enne le aveva perforato un timpano nella hall di un b&b.

"Distorta idea padronale"

La vittima ascoltata dagli agenti aveva confessato:"In Iraq è consuetudine la violenza dell’uomo nei confronti della donna". A seguito dell'arresto dell'uomo il gip ha analizzato il comportamento dell'iracheno soffermandosi sulla distorta idea padronale che lo ha portato a umiliare la consorte fino a renderla totalmente sottomessa.

L'attesa misura cautelare è scattata ai sensi della recente normativa sul codice rosso contro le violenze di genere.

L’indagato dovrà rispondere alle accuse di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate e violenza privata.

Commenti