L'allarme dell'Iss: forte aumento di casi non associati a catene contagio
17 Dicembre 2021 - 10:05In diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti

Secondo quanto reso noto dall’Iss, l’Istituto superiore di sanità, il monitoraggio settimanale della Cabina di regia ha rilevato che nell’ultima settimana è in forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione: 42.675 rispetto ai 37.278 della settimana precedente. Sarebbe invece in diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti, al 31% contro il 34% dela scorsa settimana. In aumento anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi, 43% contro 40%, mentre risulta stabile quella relativa ai casi diagnosticati attraverso attività di screening, ferma al 26%.
Solo una Regione a rischio alto
Nel report dell’Iss viene evidenziato che "il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 9,6% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 16 dicembre) contro l'8,5% (rilevazione al 9 dicembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 12,1% (rilevazione giornaliera al 16 dicembre) contro il 10,6% (rilevazione al 9 dicembre)". Per quanto riguarda la situazione delle Regioni italiane, nel report dell’Istituto si legge che “una Regione è classificata a rischio alto, 18 Regioni risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, 3 sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto. Mentre per una Regione non è stato possibile valutare la progressione. Due Regioni sono classificate a rischio basso". Inoltre viene aggiunto che sono tredici le Regioni che riportano un'allerta di resilienza, e solo una Regione riporta invece molteplici allerte di resilienza.
In calo l'Rt nazionale
A livello nazionale l’incidenza settimanale è in netto aumento: 241 per 100mila abitanti rilevata nel periodo compreso tra il 10 e il 16 dicembre contro 176 per 100mila abitanti della settimana precedente dal 3 al 9 dicembre. In leggero calo l'indice Rt nazionale. Nel periodo compreso tra il 24 novembre e il 7 dicembre l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,13, mentre la scorsa settimana era pari a 1,18, al di sopra comunque della soglia epidemica. Ancora sopra la soglia epidemica, ma stabile, è anche l'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero, Rt 1,09 al 7 dicembre contro Rt 1,07 al 29 novembre.
Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità, ha lanciato ieri l’invito a vaccinarsi e soprattutto a fare la dose booster, sottolineando che si tratta di “un aspetto veramente importante e cruciale. I dati che abbiamo ci mostrano che la miglior risposta oggi alla variante Delta, e potenzialmente anche alla Omicron è vaccinarsi, completare il ciclo vaccinale e fare la terza dose superato il quinto mese dal completamento del ciclo vaccinale".