Coronavirus

L'allarme dell'Iss: forte aumento di casi non associati a catene contagio

In diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti

L'allarme dell'Iss: forte aumento di casi non associati a catene contagio

Secondo quanto reso noto dall’Iss, l’Istituto superiore di sanità, il monitoraggio settimanale della Cabina di regia ha rilevato che nell’ultima settimana è in forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione: 42.675 rispetto ai 37.278 della settimana precedente. Sarebbe invece in diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti, al 31% contro il 34% dela scorsa settimana. In aumento anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi, 43% contro 40%, mentre risulta stabile quella relativa ai casi diagnosticati attraverso attività di screening, ferma al 26%.

Solo una Regione a rischio alto

Nel report dell’Iss viene evidenziato che "il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 9,6% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 16 dicembre) contro l'8,5% (rilevazione al 9 dicembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 12,1% (rilevazione giornaliera al 16 dicembre) contro il 10,6% (rilevazione al 9 dicembre)". Per quanto riguarda la situazione delle Regioni italiane, nel report dell’Istituto si legge che “una Regione è classificata a rischio alto, 18 Regioni risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, 3 sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto. Mentre per una Regione non è stato possibile valutare la progressione. Due Regioni sono classificate a rischio basso". Inoltre viene aggiunto che sono tredici le Regioni che riportano un'allerta di resilienza, e solo una Regione riporta invece molteplici allerte di resilienza.

In calo l'Rt nazionale

A livello nazionale l’incidenza settimanale è in netto aumento: 241 per 100mila abitanti rilevata nel periodo compreso tra il 10 e il 16 dicembre contro 176 per 100mila abitanti della settimana precedente dal 3 al 9 dicembre. In leggero calo l'indice Rt nazionale. Nel periodo compreso tra il 24 novembre e il 7 dicembre l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,13, mentre la scorsa settimana era pari a 1,18, al di sopra comunque della soglia epidemica. Ancora sopra la soglia epidemica, ma stabile, è anche l'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero, Rt 1,09 al 7 dicembre contro Rt 1,07 al 29 novembre.

Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità, ha lanciato ieri l’invito a vaccinarsi e soprattutto a fare la dose booster, sottolineando che si tratta di “un aspetto veramente importante e cruciale.

I dati che abbiamo ci mostrano che la miglior risposta oggi alla variante Delta, e potenzialmente anche alla Omicron è vaccinarsi, completare il ciclo vaccinale e fare la terza dose superato il quinto mese dal completamento del ciclo vaccinale".

Commenti