Cronache

I dati sull'efficacia del vaccino: cosa rischiano i no vax

Nel report dell’Istituto superiore di Sanità è stato analizzato anche il numero di ricoveri in terapia intensiva

I dati sull'efficacia del vaccino: cosa rischiano i no vax

Per un no vax il rischio di morire è di ben 16,6 volte superiore rispetto a un soggetto vaccinato con la terza dose, di 11,1 volte maggiore di un vaccinato da meno di 5 mesi e di 6,9 volte superiore a quello di un vaccinato da più di 5 mesi. Questo è quanto emerge dall'ultimo Report integrale dell'Iss, l’Istituto superiore di sanità, pubblicato in data odierna.

I dati contenuti nel report dell'Iss

In particolare, si legge nel rapporto che "analizzando il numero dei ricoveri in terapia intensiva e dei decessi negli over 80 si osserva che nel periodo 22/10/2021 - 21/11/2021 il tasso di ricoveri in terapia intensiva dei non vaccinati (19 ricoveri in terapia intensiva per 100.000) è circa nove volte più alto di quello dei vaccinati con ciclo completo da oltre di cinque mesi (2 ricoveri in terapia intensiva per 100.000) e sei volte rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro cinque mesi (3 ricoveri in terapia intensiva per 100.000)". Nel rapporto settimanale esteso sull'andamento epidemiologico si vede che nel periodo compreso tra il 22 novembre e il 5 dicembre, nella popolazione 0-19 anni in Italia sono stati segnalati 48.503 nuovi casi, di cui 167 ospedalizzati e 2 ricoverati nei reparti di terapia intensiva.

Dal 16 dicembre partono le vaccinazioni ai bimbi

Nell'ultima settimana si osserva anche un aumento dell'incidenza in tutte le fasce di età. L’aumento si nota in particolare nella popolazione di età inferiore ai 12 anni, al momento non ancora eleggibile per la vaccinazione e che mostra una incidenza più elevata rispetto alle altre fasce d'età. Ricordiamo comunque che la campagna vaccinale per i bimbi avrà inizio giovedì 16 dicembre e che avranno la precedenza i soggetti più vulnerabili. In tutta Italia sarà possibile prenotare già dal prossimo lunedì, anche se alcune Regioni come Toscana e Lombardia hanno anticipato.

L’Iss ha rilevato che "dopo cinque mesi dal completamento del ciclo vaccinale, l'efficacia del vaccino nel prevenire la malattia, sia nella forma sintomatica che asintomatica, scende dal 74% a 39%". Nel report viene comunque riportato che rimane elevata l'efficacia vaccinale nel prevenire i casi di malattia severa, in quanto l'efficacia nei vaccinati con ciclo completo da meno di cinque mesi è pari al 93% rispetto ai non vaccinati, mentre risulta pari all'84% nei vaccinati con ciclo completo da più di cinque mesi.

Rispettivamente, l'efficacia nel prevenire la diagnosi e i casi di malattia severa sale al 77% e al 93% nei soggetti vaccinati con dose booster.

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