Cronache

"Italiani primi a stuprare". Ma la sinistra fa male i conti (apposta)

Nelle ultime ore fioccano sui social le condivisioni di un post dove si scrive che gli italiani primeggiano per numero di stupri. Ma in percentuale non è assolutamente vero: per la violenza di un italiano, se ne contano 5 di rumeni e 11 di marocchini

"Italiani primi a stuprare". Ma la sinistra fa male i conti (apposta)

"Prima gli italiani. A stuprare (dati del Viminale)". È un vecchio post pubblicato dalla scrittrice Michela Murgia - e ripreso in queste ore su Facebook - a corredo di una tabella diffusa dal Ministero dell'Interno che suddivide le violenze sessuali commesse in Italia tra il gennaio e il giugno 2017 in base alla nazionalità dello stupratore. In questa classifica l'Italia primeggia a quota 1.638 (65 per cento del totale). Seguono rumeni, marocchini e nigeriani, autori di 173, 140 e 62 stupri. Numeri che secondo molti utenti "de sinistra" dimostrerebbero che il problema degli stupri riguardi più che altro i cittadini italiani. Dimenticando che sono 55 milioni contro 1.168 mila rumeni, 420 mila marocchini e 88 mila nigeriani. Numeri eloquenti sulla "predisposizione" delle varie nazionalità a violentare: per ogni stupro a firma italiana, se ne contano ben 11 marocchini.

I social sono pericolosi. Se usati in un certo modo, si trasformano da luoghi di confronto in strumenti di bieca propaganda. Come sta succedendo nelle ultime ore per una tabella condivisa da molti utenti progressisti. Il post, preso in prestito dalla bacheca della scrittrice Michela Murgia, accusa la "macchina di propaganda" salviniana di diffondere l'idea che le violenze sessuali siano commesse solo da immigrati, quando gli italiani sono in testa alla classifica per numero di stupri. La tabella da loro diffusa - su dati del Viminale - riporta che dei 2.602 stupri commessi sul territorio nazionale nel periodo gennaio-giugno 2007, 1.638 portano la firma di cittadini italiani, pari al 62,95 per cento del totale.

"Vedete? La maggior parte degli stupratori sono italiani". Questa la conclusione che i progressisti traggono dall'analisi di questi dati. Conclusione che fa comodo a chi la pensa in un certo modo. Ma basta ragionare un attimo per rendersi conto come il calcolo sia fatto volutamente male. Per numeri assoluti gli italiani saranno pure al primo posto, peccato che la loro incidenza sul fenomeno sia molto più bassa di quella fatta intuire dagli autori del post. Nel 2017, dati Istat, c'erano 55 milioni e 551 mila italiani contro 500 mila rumeni, 420 mila marocchini e 88 mila nigeriani. Dividendo il numero di italiani per quello degli stupri, viene fuori che la percentuale di italiani stupratori nel periodo considerato è dello 0,0029 per cento. Quella dei rumeni? 0,0148 per cento: cinque volte tanto. I marocchini, in media stuprano 11 volte tanto (0,0333 per cento), mentre per ogni violentatore italiano se ne contano addirittura 25 nigeriani, come spiega bene la pagina Facebook

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