Coronavirus

L'Aifa ha deciso: cosa succede a chi ha fatto il vaccino J&J

Arriva la decisione sulla dose booster

L'Aifa ha deciso: cosa succede a chi ha fatto il vaccino J&J

È arrivato il via libera dalla Commissione tecnico scientifica dell'Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, al richiamo per chi ha ricevuto il vaccino monodose Johnson & Johnson. L’ok è stato dato al termine della riunione svoltasi nella mattinata di oggi, mercoledì 3 novembre, con i membri della Commissione che stanno redigendo in queste ore il parere formale.

La decisione sul richiamo al vaccino monodose

La decisione riguarderebbe circa un milione e mezzo di italiani che sono stati vaccinati con il Janseen. Secondo quanto appreso dall’AdnKronos Salute il richiamo andrà fatto dopo sei mesi dalla somministrazione del siero prodotto dalla Johnson&Johnson. La dose booster verrà fatta utilizzando un vaccino a mRna, ovvero Pfizer-BioNTech o Moderna. Sulla base dei dati scientifici fino a questo momento disponibili, la protezione dalle forme gravi di Covid-19 e dall'ospedalizzazione rimarrebbe stabile con il vaccino J&J fino a sei mesi dal momento dell’inoculazione. Questo è quanto ha evidenziato la commissione tecnico scientifica dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Con il passare del tempo si andrebbe incontro a un lento declino dell'efficacia vaccinale nei confronti delle forme lievi e moderate della malattia.

Nel pomeriggio dovrebbe arrivare anche il via libera dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Già da ieri si aspettava a breve la decisione dell’ente regolatorio riguardo il richiamo per coloro che avevano fatto il monodose. Qualche giorno fa erano infatti già state ufficializzate le indicazioni della Food and Drug Administration, la Fda, ed era quindi molto probabile che anche l’Aifa si sarebbe uniformata a quelle decisioni. Una volta ufficializzato il via libera, sarà compito del ministero della Salute emettere una circolare per chiarire i modi e la tempistica del richiamo.

In continuo aumento i casi

La scorsa settimana il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, aveva parlato della terza dose di vaccino, verosimilmente necessaria per tutti, sottolineando però che la precedenza sarebbe stata data ai cittadini che avevano ricevuto il vaccino monodose della Johnson & Johnson. Intanto il governo vorrebbe accelerare con le terze dosi per cercare di contrastare l'aumento dei contagi registrato nelle ultime settimane. Nella settimana compresa tra il 25 e il 31 ottobre la media nazionale dei casi per 100mila abitanti ha sfondato la soglia dei 50 casi. L’Alto Adige preoccupa particolarmente, visto che nella provincia di Bolzano si sono sfiorati i 150 casi per 100mila abitanti. Se i dati dovessero peggiorare l’Alto Adige potrebbe pensare di ricorrere a maggiori restrizioni. In Friuli Venezia Giulia si sono invece sfiorati i 130 casi. Ricordiamo però che non basta solo l’incidenza dei casi per far passare una regione da un colore all’altro.

A determinare il passaggio è anche la pressione sulle strutture ospedaliere che, almeno per ora, sembra reggere.

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