"Ecco cosa ho fatto dopo il sesso con la ragazza"

Un ragazzo del branco respinge l'accusa di stupro: "Di ciò che è successo dopo io non so niente". Lui non comparirebbe nei video e nelle foto di quella notte

"Ecco cosa ho fatto dopo il sesso con la ragazza"

Adesso ognuno sembra andare per la propria strada. Il video pubblicato da Beppe Grillo ha portato la linea difensiva a valutare un cambio di passo e una modifica della strategia adottata fino a questo momento. Pare infatti che da ora in poi i singoli soggetti coinvolti siano intenzionati a perseguire la propria linea difensiva. Ma cosa è successo quella notte tra il 16 e il 17 luglio 2019? Da una parte l'accusa parla di stupro, dall'altra gli avvocati difensori dei quattro ragazzi ritengono che si sia trattato di un rapporto consenziente. Nel frattempo un componente della comitiva di Ciro Grillo si è sfilato e ha respinto a gran voce l'accusa di violenza sessuale.

A farlo sarebbe stato Francesco Corsiglia che, stando a quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, avrebbe fornito questa sua versione dei fatti ai magistrati: "Ho avuto un rapporto consenziente con S.J., eravamo solo io e lei, poi mi sono addormentato. Di ciò che è successo dopo io non so niente". Il giovane dunque scarica ogni accusa personale di stupro e limita le sue azioni al sesso consapevole. Un racconto che, se confermato, rivoluzionerebbe la ricostruzione della vicenda emersa in questi giorni. Nello specifico c'è un dettaglio che assume un'importanza fondamentale: il dettaglio sull'ora in cui avrebbe preso sonno lo potrebbe collocare fuori dal rapporto sessuale di gruppo.

Le sue dichiarazioni sarebbero rafforzate da un elemento molto importante: sempre secondo Il Fatto Quotidiano, Corsiglia non comparirebbe nelle foto e nei video di gruppo. Gli avvocati difensori dei quattro ragazzi precisano la loro posizione: "Per noi il processo va condotto in aula, non sulla stampa o in tv. Certo, siamo consapevoli che in questo momento questa scelta possa significare esporsi a un massacro mediatico". E smentiscono l'ipotesi di rendere pubblico il video: "Non abbiamo in agenda alcun incontro anche perché non ci siamo mai neppure sognati di pubblicare il video o qualunque altro atto processuale".

C'è poi da sciogliere il "nodo vodka".

La ragazza ha riferito di essere stata costretta a berla mentre era tenuta per i capelli, ma un amico di Ciro Grillo ha riferito che sarebbe stata proprio lei - di sua spontanea volontà - a cercare di sfidare la comitiva: "Nel video si vede che la ragazza comunque sta benissimo e che noi non costringiamo niente. Per sfida lei ha bevuto la vodka, perché noi non riuscivamo a berla. E poi è andata a dire che l'ho presa per la gola, ho fatto...".

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