Cronache

L'Anm scarica Grillo: "Così sfiducia il processo"

Adesso interviene l'Associazione nazionale magistrati: "Le recenti dichiarazioni di Beppe Grillo sfiduciano il processo"

L'Anm scarica Grillo: "Così sfiducia il processo"

Non si sono ancora placate le polemiche scatenate dalle parole di Beppe Grillo, furioso per il processo che vede il figlio Ciro ingato per stupro di gruppo in merito ai fatti avvenuti nell'estate 2019 in Costa Smeralda, nella villa di famiglia. Apparso in un video pubblicato sui propri account social, il comico genovese ha fin da subito utilizzato toni pesantissimi, che hanno naturalmente sollevato un vero e proprio polverone. Alle condanne arrivate da vari esponenti del mondo della politica, si sono aggiunte oggi anche le dichiarazioni dell'Associazione nazionale magistrati (Anm), che ha bacchettato il padre putativo del Movimento 5Stelle.

La reazione dell'Anm

"Perché un gruppo di stupratori seriali, compreso mio figlio, non sono stati arrestati. Perché non li avete arrestati? Perché vi siete resi conto che non era vero niente che c'era stato un stupro. Perché una persona che viene stuprata la mattina, al pomeriggio fa kitesurf e dopo 8 giorni fa la denuncia, vi è sembrato strano. Bene, vi sembrato strano? È strano", sbotta Grillo in preda alla furia nel filmato ormai divenuto famoso. "C'è tutto il video, passaggio per passaggio. Si vede che è consenziente". Una teoria, quella della vittima consenziente, appoggiata anche dalla moglie Parvin Tadjik.

Le affermazioni di Grillo hanno infine ricevuto anche la replica dei magistrati, che non potevano non sentirsi toccati da simili affermazioni. "Le recenti dichiarazioni di Beppe Grillo sfiduciano il processo. È essenziale per la vita democratica del Paese che i processi, e quelli per violenza sessuale anzitutto, si svolgano al riparo da indebite pressioni mediatiche", si legge nella nota rilasciata dall'Anm."I magistrati di Tempio Pausania sapranno accertare i fatti con serenità ed equilibrio", continua l'Associazione nazionale magistrati, "garantiti dalla propria professionalità, nel rispetto dei diritti di tutti, degli imputati, che devono essere assistiti dalla presunzione di innocenza, e della denunciante, la cui dignità va tutelata".

Intanto, l'avvocato e senatrice del Carroccio Giulia Bongiorno ha annunciato la propria intenzione di portare il video che vede come protagonista Beppe Grillo in procura, dal momento che a suo dire si tratta di una "prova a carico".

Le parole di Orlando

L'uscita del comico genovese sta inoltre mettendo a dura prova i rapporti con i nuovi alleati del Movimento 5Stelle, ossia i parlamentari del Partito democratico. Intervenuto come ospite nel corso della trasmissione Omnibus, il ministro del Lavoro Andrea Orlando (Pd) si è mostrato durissimo. "Grillo? A me non piaceva quando faceva il pm e non mi piace ora quando fa l'avvocato. I processi mediatici sono un'aberrazione", ha affermato il rappresentante dem. "Il percorso dell'alleanza Pd-M5S è complicato ed emergono le contraddizioni: nel movimento ci sono tratti populisti e per questo bisogna fare in modo che emergano e vengano isolati. Il M5S deve cambiare di più", ha aggiunto. "Conte deve iniziare a guidare il M5s, non sta a me dirlo ma mi pare ci sia stata una decisione".

Più categorico Matteo Renzi, leader di Italia Viva, che dà invece un consiglio ai suoi ex compagni di partito: "La discussione aperta sul video di Grillo, allucinante, scandaloso, squallido, marca una distanza valoriale incredibile fra noi e Grillo e dovrebbe fare riflettere anche il Pd", ha scritto l'ex sindaco di Firenze sulla propria pagina Facebook.

"Fossi un uomo del Pd e a maggior ragione una donna del Pd metterei un crocione su ogni rapporto con Beppe Grillo".

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