Coronavirus

L'appello dell'Abi: "Non andate in banca, usate le operazioni online"

L'Associazione bancaria lancia un messaggio ai cittadini: "Evitate ogni rischio di contagio, utilizzate computer e telefono portatile"

L'appello dell'Abi: "Non andate in banca, usate le operazioni online"

Nella giornata di domani, lunedì 16 marzo, è prevista la riapertura degli sportelli degli istituti di credito con tutti i presidi sanitari del caso. L'Associazione bancaria ha colto l'occasione per invitare tutti i cittadini "a contribuire al massimo alla lotta al Coronavirus evitando ogni rischio di contagio". Il presidente Antonio Patuelli e direttore generale Giovanni Sabatini in una nota hanno voluto sottolineare come siano ormai diffusissime non solo le operazioni bancarie possibili da casa tramite computer e telefono portatile, ma anche "i 'Bancomat' all'esterno delle filiali e operano anche 'bancomat evoluti' che fanno pure operazioni di versamento e di pagamenti anche di bollette".

A chi desiderasse andare comunque in banca - e in particolare agli anziani che avessero difficoltà nell'utilizzo delle nuove tecnologie - è stato rivolto l'invito a telefonare "da casa in banca per consigliarsi su come risolvere il problema che si ha, ma senza uscire di casa", considerando che vi sono molte soluzioni che vanno ricercate e che sono realizzabili facilmente con le filiali bancarie senza uscire di casa: "Vi invitiamo caldamente almeno a telefonare in banca".

"Operazioni online"

Lo stesso Patuelli, intervenuto in diretta ai microfoni di Radio Anch'io, ha specificato che la deliberazione della autorità di governo regola l'apertura delle banche, ma da qualche anno la grandissima parte delle operazioni bancarie viene "effettuata da remoto dalla propria casa o uffici, quindi si va in banca quando si ha bisogno". Per chiedere un consiglio o una consulenza non è necessario recarsi in banca: perciò bisognerebbe domandarsi "se sia necessario andarci fisicamente oppure fare le operazioni online o al telefono".

Per andare incontro alle necessità e alle esigenze dei cittadini, a partire da domenica 23 febbraio - quando c'è stato il primo provvedimento da parte dell'esecutivo - è stato fatto un accordo nuovo, aggiornato e più ampio dei precedenti con tutte le categorie delle imprese: "Un impegno per una moratoria a tutti quelli che ne hanno diritto". Con il termine "moratoria" si fa riferimento al rinvio delle scadenze dei pagamenti. Il presidente dell'Abi ha dichiarato che nel complesso si aspetta un "cambiamento di logica rispetto a quanto avvenuto negli anni passati, in cui arrivava la liquidità e questo è molto importante, ma al tempo stesso venivano varate delle regole sempre più stringenti e contraddittorie verso l'allargamento della liquidità".

Oggi siamo nel pieno di una fase emergenziale: "Le regole ci devono essere sempre, però bisogna dosarle a seconda dei momenti, delle necessità, delle opportunità e dei doveri".

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