Con una silenziosa fiaccolata migliaia di persone hanno ricordato all’Aquila la scorsa notte le 309 vittime del terremoto che distrusse la città il 6 aprile del 2009, e altrettanti rintocchi di campane sono risuonati alle 3.32, l’ora della catastrofica scossa, dalla chiesa di Santa Maria del Suffragio. L’arcivescovo, monsignor Giuseppe Petrocchi, ha celebrato la messa e poi sono stati letti i nomi di tutte le persone uccise dal sisma.
Durante il corteo sono stati esposti striscioni contro l’assoluzione dei componenti della commissione Grandi rischi, finiti sotto processo per non aver allertato la popolazione nonostante l’intensa attività sismica che precedette il cataclisma del 6 aprile. I familiari delle vittime, che hanno promosso la commemorazione, hanno indossato felpe con la scritta polemica "06-04-2009 Il fatto non sussiste".
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