Coronavirus

L'autocertificazione sarà digitale: nuove regole per spostarsi

Oggi si riunisce la task force guidata da Vincenzo Colao, che sta mettendo a punto le misure per una ripartenza del Paese. Le ipotesi sul tavolo. Potrebbe arrivare anche l'app per l'autocertificazione

L'autocertificazione sarà digitale: nuove regole per spostarsi

L'autocertificazione potrebbe diventare digitale. Lo scrive oggi il Messaggero, parlando di un'app che potrebbe permetterci di lasciare da parte i fogli stampati, già cambiati in varie versioni. Ora, invece, il pezzo di carta che attesta l'uscita di casa per situazioni di necessità potrebbe essere sostituito da un'app.

Intanto, si ragiona anche sulla ripresa del Paese, nel post-emergenza. Turni per lavorare, dispositivi di protezione e uscite scaglionate potrebbero essere le strategie messe in atto. Sembra essere questo il piano che la task force guidata da Vittorio Colao sta mettendo a punto per riaprire il Paese il prossimo 4 maggio. Tra i possibili strumenti, oltre a mascherine e tamponi, potrebbe spuntare un'app per il tracciamento dei cellulari.

La nuova app

Per tracciare gli spostamenti della popolazione, la task force potrebbe proporre l'utilizzo di una nuova applicazione, contenente i dati dei cittadini. Potrebbe essere creato, come riporta il Corriere della Sera , un archivio telematico in sostituzione dell'autocertificazione: i cittadini potranno scaricare un'app, dove inserire i dati e la propria situazione sanitaria, specificando se sono stati sottoposti al test sierologico o al tampone. In questo modo, inoltre, i cittadini verrebbero divisi per fasce d'età. Il download dell'app, che potrebbe anche trasformarsi in una uguale in tutta Europa, dovrebbe essere volontario. Tramite il Bluetooth, l'apparecchio dovrebbe essere in grado di rilevare gli incontri delle persone e avvisare i cittadini, in caso di positività di un individuo nelle vicinanze, senza indicare i dati.

Presenze alternate e misure di protezione

La riapertura delle attività potrebbe avvenire a scaglioni, con possibile lavoro alternato. Le aziende, cioè, dovranno privilegiare lo smart working, mentre chi tornerà alle sedi dovrà farlo su turni. Inoltre, bisognerà rispettare il distanziamento sociale di almeno un metro e le postazioni degli uffici dovranno garantirlo, ampliando lo spazio. Le limitazioni potrebbero interessare anche i negozi, con code per fare acquisti e ingressi scaglionati. I bar e i ristoranti potrebbero riaprire, ma solo garantendo la distanza tra i tavoli e accogliendo clienti solo con appuntamento. Oltre a queste misure, su cui stanno ragionando gli esperti, per il post-emergenza potrebbe essere necessario continuare ad indossare guanti e mascherine.

Misure di cui si discuterà anche oggi, quando la task force guidata da Vincenzo Colao si riunirà in videoconferenza, per parlare della ripartenza del Paese.

Oggi, gli esperti potrebbero iniziare a mettere nero su bianco le prime proposte ipotizzate in questi giorni.

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