Quindi, oggi...

Conte, Speranza, Grillo, l'India, i vaccini e la Cgil: quindi, oggi

Quindi, oggi... L'ex premier fa il democristiano. Le riunioni con 3 milioni di persone in India. E Superlega di Pirlo

Conte, Speranza, Grillo, l'India, i vaccini e la Cgil: quindi, oggi

- Giuseppe Conte sta con Grillo ma anche con la ragazza. Capisce l’Elevato ma anche la vittima. Ha fiducia nell’accusa ma anche nella difesa. Più democristiano di così neppure De Mita.

- Piccolo succulento dettaglio sfuggito ai più: ma non è che il video di Grillo è tagliato nella parte in cui parla della ragazza che va a fare kitesurf? Cosa potrebbe aver mai detto in quel frame l’ex fustigatore di indagati?

- L’Ema dà il via libera al vaccino J&J ma stavolta mette le mani avanti: sappiate che il rischio trombosi c’è. Non è la migliore delle pubblicità possibili, ma almeno ci risparmieremo le assurde altalene di AstraZeneca.

- La cosa più intelligente sulla Superlega la dice un mostro sacro del mestiere: Karl-Heinz Rummenigge. Se le 12 big piangono miseria, la colpa non è tanto della pandemia ma di una moda spendacciona che si protrae da anni. “Invece di aumentare i fatturati, riducete le spese”. E magari ridate un po’ di dignità a questo gioco.

- Intanto Guardiola, che in questo mondo ha vinto tutto, si dissocia: “Non è più sport”. Andrea Pirlo invece, che da allenatore ha vinto principalmente figuracce, si allinea alla società: “Il calcio è cambiato”. Sì, in effetti: da quando allena lui, il calcio della Juve è cambiato in peggio.

- Mentre in Italia se ti vedi in più di due a casa rischi di scatenare l’istinto delatorio di Gassmann, in India - dice il Corriere - il governo ha autorizzato riunioni fino a 3 milioni di persone. Tre milioni. A noi comunque basterebbe una banale via di mezzo.

- Da giorni Repubblica sullo scandalo del report dell’Oms si è messa pancia a terra stile marines per difendere Speranza. Un ministro leghista lo avrebbero già arso sul rogo.

- Le fermate della nuova metropolitana di Milano sono pronte, manca solo una firma da parte del ministero. Direte: cosa ci vuole? Serva la penna? No: è che al Mibact non si decidono a nominare un presidente col potere di firma. Quindi a Milano tutto si blocca perché a Roma dormono. È la burocrazia, bellezza…

- La Cgil propone al governo le sue ricette per uscire dalla crisi economica: tasse sulla prima casa, tasse sugli affitti, tasse sulla successione. Hanno praticamente deciso di dare il colpo di grazia al ceto medio.

- Ci vorrebbe un nobel per il crimine da assegnare al dipendente dell’Ospedale di Catanzaro che per 15 lunghi anni, dicasi 15, è riuscito a beccarsi lo stipendio senza mai presentarsi al lavoro. Gli avranno dato anche il premio produttività?

Commenti