Cronache

"Città ostaggio del degrado". L'ennesima figuraccia di Gualtieri

Dopo il New York Times ora una turista scrive al Campidoglio: "La vostra città versa in uno stato di degrado per cui si possono usare tutti gli aggettivi negativi del dizionario italiano"

"Città ostaggio del degrado". L'ennesima figuraccia di Gualtieri

"Sono stata a Roma dal 28 al 31 agosto. La vostra città versa in uno stato di degrado per cui si possono usare tutti gli aggettivi negativi del dizionario italiano". Inizia così la lettera inviata una turista italiana in vacanza nella Capitale. La mail è arrivata all’indirizzo della Commissione ambiente del Campidoglio. Un fatto inusuale, dicono gli addetti ai lavori. Segno, per qualcuno, che la situazione sta davvero sfuggendo di mano.

Nelle righe scritte da quella che si definisce una "turista esterrefatta" si parla di "erbacce che crescono intorno e su fontane e monumenti". "Ho appena letto che un turista è stato multato per aver mangiato un gelato su una fontana. Non voglio difenderlo ma considerando lo stato in cui versa la città vi chiedo se dare una multa salata a un turista per un’azione a mio avviso piuttosto banale, sia il modo giusto per limitare il degrado della città, quando comportamenti molto più gravi anche e soprattutto da parte dei cittadini restano impuniti?", si domanda la donna.

La visitatrice descrive una città trasandata e spettrale. E in effetti è proprio il 30 agosto che nel centro storico della città, precisamente in via Barberini, attorno alle otto di sera che si è consumata l’aggressione a una quarantenne italiana da parte di uno straniero, sembra di nazionalità indiana. A salvarla dalla violenza è stato proprio un gruppo di turisti che erano in attesa alla fermata del bus. Un intervento provvidenziale che ha anticipato quello dei carabinieri ed ha evitato il peggio. Resta però lo choc.

Senza contare che immondizia, degrado e trascuratezza ormai sono ovunque e sotto gli occhi di tutti. Tanto che è stato ancora il New York Times, sempre una settimana fa, a tornare sul tema parlando di Roma descrivendola come "un serraglio di cinghiali, gabbiani violenti e topi che si riunisce per banchettare con i detriti traboccanti della capitale". Al quotidiano della Grande Mela non era sfuggita neppure la serie di roghi che ha intossicato gli abitanti: "All'inizio di quest'estate, un'ondata di incendi sospetti negli impianti di immondizia e nei depositi di rottami - letteralmente incendi nei cassonetti - ha oscurato i cieli, soffocato l'aria e sollevato lo spettro di incendi dolosi e criminalità organizzata".

"Increduli e scandalizzati i turisti in visita alla Città Eterna arrivano a interrompere le visite ai monumenti e le pause di svago per scrivere alla Commissione ambiente", scrive in una nota Fabrizio Santori, consigliere della Lega, che fa parte della stessa commissione. "Una vergogna – commenta - che varca ogni confine, fatta di erbacce e immondizia che investe l’intera città, dal centro alla periferia. Il degrado è tale che ormai anche un bagno in una fontana monumentale appare cosa lieve per un visitatore costretto a destreggiarsi tra i monumenti cercando di evitare rifiuti sparsi ovunque".

"Il sindaco Gualtieri tace, mancano interventi risolutivi e ormai il simbolo dell’Urbe nel mondo – conclude - sta diventando un cumulo di spazzatura, magari con un cinghiale accanto che pasteggia indisturbato".

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