Massimo Bossetti, unico imputato per l’omicidio di Yara Gambirasio, dal carcere ha scritto una lettera ai genitori della ragazza. La lettera è in possesso di uno dei suoi difensori, Claudio Salvagni, il quale si è limitato a confermare spiegando che la lettera sarà consegnata a Fulvio e Maura Gambirasio solo alla fine del dibattimento in corso a Bergamo. Intanto i toni tra accusa e difesa nell'udienza di oggi al Tribunale di Bergamo si sono scaldati a tal punto che l'udienza è stata sospesa. La pm ha cominciato a interrogare la difesa sui suoi titoli di studio, e gli avvocati hanno reagito con parole di insulti, poi ricambiate dagli avvocati dell'accusa con toni altrettanto accesi. La giudice ha quindi sospeso il processo, e l'udienza avverrà settimana prossima. "Ora bisognerà stabilire se il solo Dna basterà a condannare un uomo - dichiara l'inviata del programma - oggi si è parlato anche del furgone che quella sera girava intorno alla palestra. Ci sono due fotogrammi 'incriminati' ripresi dalle telecamere, che secondo l'accusa potrebbero testimoniare che quello era il furgone di Bossetti".
"In Italia l'onere della prova spetta alla pubblica accusa - ha detto l'assessore comunale Giovanni Terzi - e questa animosità da parte del pm è fuori tono rispetto alla ricerca della verità".
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