Auguri Presidente

Lettera al mio fratellino

Lettera al mio fratellino

Auguri Fratellino. Ma che regalo ti posso fare per questi tuoi meravigliosi 80 anni?

A uno come te, che ha avuto proprio tutto dalla vita, comprese grandi gioie e grandi dolori... Non ti manca nulla. Sei un uomo tra i più ricchi d'Italia. Sei un imprenditore vincente, che ha scritto pagine di storia in tutte le sfide che hai affrontato, dall'inventare un nuovo modo di fare urbanistica alla creazione della televisione commerciale nel nostro Paese, dal Milan alla politica. Sei il Presidente che ha vinto di più al mondo con una squadra di calcio, sei l'uomo politico che per vent'anni ha dato voce agli italiani che credono nella moderazione, nella solidarietà e nella libertà. Sei lo statista italiano più conosciuto nel mondo e da tutti i leader dei Paesi stranieri più considerato e stimato, l'unico che ha vissuto l'emozione di una standing ovation di molti minuti davanti al Congresso americano durante il Columbus Day. Hai cinque figli che ti adorano, dieci meravigliosi nipotini (l'ultima in arrivo tra qualche giorno), hai l'amore della tua compagna e di tanta, tantissima gente, soprattutto di coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerti e di toccare con mano la tua bontà, la tua imbarazzante generosità, il tuo senso di giustizia, la tua umanità. Hai un fisico ancora forte che è stato in grado di superare anche l'ultima battaglia. Il tuo cuore ha dovuto subire una dolorosa manutenzione straordinaria. E hai superato anche quella. Ma soprattutto sei ancora giovane dentro, sempre proteso a nuovi progetti, a nuove sfide. Come tutti i grandi uomini, anche tu hai avuto molti avversari, per lo più motivati da gelosie, invidie, contrapposizioni ideologiche, spesso bassi interessi personali. Te ne hanno fatte davvero di tutti i colori, ti hanno denigrato, calunniato, ti hanno umiliato condannandoti immotivatamente per un reato mai commesso e da cui sono fiducioso che tu possa essere presto scagionato, riottenendo quella onorabilità che comunque agli occhi della gente per bene non hai mai perso. Ricordati che i tuoi avversari vivono nella cronaca e non passeranno alla Storia. Tu sì, ci sei già dentro e a pieno titolo. Allora auguri, Silvio, spegni queste 80 candeline con la consapevolezza che hai vissuto una vita meravigliosa. E soprattutto che hai ancora tante bellissime pagine da scrivere. Con la tua indomabile volontà e con il tuo entusiasmo da ragazzino di ottant'anni.

Ti voglio bene.

Tuo fratello Paolo

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