"Capiamo che qua e là le persone la malattia ce l'hanno e il punto adesso è arginare, arginare, arginare". Così il professor Massimo Galli nella giornata di ieri ha fissato l'imperativo attuale nella lotta al Coronavirus, promuovendo tra l'altro il modello del Veneto che andrà alla ricerca dei pazienti positivi al Covid-19 ma inconsapevoli di esserlo. La curva dei contagi prenderà la piega migliore solamente se ognuno di noi rispetterà le norme e resterà a casa il più possibile. In tal senso il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è detto molto soddisfatto e orgoglioso della risposta degli italiani "che con i loro comportamenti responsabili stanno contribuendo a contrastare il diffondersi del contagio".
Tuttavia il premier ha voluto sottolineare come questi sacrifici facciano parte dello step iniziale di un lungo percorso che porterà alla sconfitta del virus: "La sfida per tutti è tenere la guardia alta. Insistere in questo impegno collettivo ed evitare che anche comportamenti sbagliati compromettano lo sforzo di un intero Paese". Tra qualche giorno si dovrebbero iniziare a vedere i primi risultati delle drastiche misure adottate la settimana scorsa dal governo giallorosso.
Il cambiamento
Come riportato da La Repubblica, alcuni esperti hanno fatto sapere che ci vorranno almeno due settimane per assistere a un vero cambiamento: "Non ci aspettiamo una diminuzione delle nuove diagnosi molto presto. Nei prossimi 7 giorni probabilmente vedremo diminuire l'incremento al Nord ma non al Centro-sud". A parlare è Walter Ricciardi del Comitato tecnico scientifico della protezione civile: "La settimana successiva dovrebbero finalmente stabilizzarsi le regioni settentrionali oggi più colpite, le altre potrebbero continuare a salire. In quella dopo ancora, la terza, speriamo di vedere una diminuzione dove ora stanno peggio e una stabilizzazione altrove".
Ma se da una parte c'è chi deve restare nella propria abitazione per evitare di ammalarsi, dall'altra c'è chi resta a casa per rispettare le regole dell'isolamento o della quarantena. "Le persone a casa vanno gestite bene, è importantissimo", ha dichiarato Gianni Rezza delle Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità. Proprio su chi ha avuto contatti con i malati, il governatore del Veneto Luca Zaia ha annunciato una novità clamorosa: fare i tamponi a campione sui passanti. Tuttavia Giuseppe Ippolito dello Spallanzani ha tenuto a dire la sua: "In un Paese nelle emergenze ci vogliono strategie nazionali, le fughe in avanti sono pericolose, anche fossero nel giusto".
A preoccupare maggiormente è la situazione degli ospedali in Lombardia: si sta lavorando per ridurre il numero delle vittime e per trovare posto nei reparti e nelle terapie intensive. Spazi, dispositivi e personale: tre fattori imprescindibili per raggiungere il traguardo. Il governatore Attilio Fontana ha comunicato di aver trovato i medici per l'ospedale in Fiera Milano, mentre mancano i ventilatori.
Infine va considerato che il Ministero dell'Interno sta studiando a una circolare per rendere meno aggirabile e più chiaro il divieto di circolazione: sono previsti controlli più serrati al fine di favorire la "deterrenza
di comportamenti che non rispettino le nuove misure per il contenimento del Coronavirus". Non è dunque da escludere che eventuali ulteriori chiusure possano essere comunicate mediante un nuovo decreto del premier.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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