"Ho timore di Corona (...) la cosa che mi preoccupa maggiormente (...) è il fatto che Corona ha più volte chiesto loro (a persone che lavorano per lui, ndr) se io sono ancora a Milano e dove dormo", sono alcune delle parole messe a verbale di una della collaboratrici di Fabrizio Corona, tornato in carcere con l'accusa intestazione fittizia di beni. La donna ha inoltre raccontato di aver visto "un borsone" contentente "20/30 buste bianche, tutte chiuse e con annotate sopra delle cifre".
La testimonianza della ex collaboratrice
L'ex collaboratrice, sentita il 28 settembre, ha descritto, come riassunto dal gip Paolo Guidi, "corredando il racconto con la messaggistica, i profili di interessamento, inquinamento e lusinga tenuti dalla Persi per conto del Corona la sera prima, in relazione alla sua prima escussione della mattinata del 27 settembre 2016". Qualche giorno dopo, il 30 di settembre, "ha descritto i suoi timori e le basi oggettive su cui si basavano, vale a dire la pressante richiesta del Corona a più persone per sapere" dove lei si trovasse. Dettagli peraltro confermato da un'altra donna che lavorava per l'ex paparazz dei vip, come spiegato il gip: "Ha dato conferme al riguardo".
Il giudice, come riportato da Il Messaggero, parla di "un clima tra l'intimidazione e la subornazione, posto in essere dal duo Corona-Persi". Proseguendo nella lettura degli atti si legge che ci sono ancora "numerose attività istruttorie" da compiere.
Tra cui sentire "tutti i 'clientì di Corona che l'hanno pagato 'in nerò e tutti i soggetti" di cui parla la testimone "nei verbali di sommarie informazioni".Gli inquirenti intendono inoltre "acquisire, mediante rogatoria, la documentazione contabile del conto austriaco e provvedere al sequestro delle somme".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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