L’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza è un nuovo passo in avanti verso il ritorno alla vita normale. In zona bianca è stato dato il via libera all’organizzazione delle feste private. Così come è stato previsto per i banchetti delle cerimonie civili e religiose, come riporta il Corriere della Sera, si potranno festeggiare nuovamente anche i compleanni e le altre ricorrenze. L’indicazione al ministro Speranza è giunta dalla conferenza delle Regioni, che il 26 maggio scorso ha “emanato le indicazioni comuni per la riapertura delle attività economiche e sociali nelle zone bianche”, mentre il 28 maggio ha inviato il documento ai ministeri della Salute, per gli Affari regionali e al sottosegretario di Stato alla presidenza del consiglio, Roberto Garofoli.
Ma quali sono le attività che riprendono normalmente? L’ordinanza fa riferimento alle “feste private, anche alle cerimonie civili e/o religiose all'aperto e al chiuso”. In parole povere, disco verde per matrimoni, cresime, comunioni, ma anche compleanni, anniversari o semplici incontri tra amici e parenti, rispettando le stesse regole dei banchetti. Ma diamo un occhio alle norme da rispettare. Il protocollo non prevede limiti al numero degli invitati, che devono però rispettare la capienza del luogo che ospita il festeggiamento. Obbligatorio, in ogni caso, è il green pass, ossia la certificazione che si ottiene se si è vaccinati con la prima dose dopo 15 giorni, o con la seconda dose; oppure se si è guariti dal Covid; o, ancora, se si ha un tampone con un esito negativo nelle 48 ore precedenti.
Speranza ha previsto un’ordinanza il 4 giugno nella quale ha decretato la zona bianca per Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto.
Di conseguenza, proprio in virtù di questo documento, i presidenti di Regione hanno già sottoscritto le successive ordinanze relative ai propri territori con le quali è stato confermato il via libera alle feste private.
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