Cronache

Il libro choc per bimbi: "Metti il dito qui e infilalo nel buco della signora"

Un libro di educazione sessuale dedicato ai bambini di 10 anni: "Tutto quello che non hai osato chiedere a genitori, amici e professori"

Il libro choc per bimbi: "Metti il dito qui e infilalo nel buco della signora"

Un libro di educazione sessuale senza veli, potremmo dire. Esplicito, troppo esplicito. Soprattutto se dato nelle mani di bambini che hanno compiuto appena dieci anni. Che sul tema della procreazione, forse, ancora si chiedono quale delle due versioni sia più credibile: se quella della cicogna o quella del cavolo.

Ebbene, in questi giorni nei gruppi Facebook dedicati alla famiglia e vicini al family day sono ferrate le discussioni su un libro presente sulle librerie di tutta Italia già dal 2006. Il titolo del libro per bimbi, "Tutto quello che non hai mai osato chiedere", lascia poco spazio all'immaginazione. E infatti all'interno si trova di tutto. E anche di più: dai 100 modi per "chiamare la passerina e il pistolino" a immagini di donne da cui escono peli dalla vagina. A tutte le domande una risposta: cosa vuol dire essere innamorati, come ci si bacia, come funziona fare l'amore e come nascono i bambini. Ma non solo.

"Ho voglia di fare l'amore con la tua merenda", si legge nella vignetta che accompagna la spiegazione dell'omosessualità. Come a dire: come va va, basta provare piacere. Ma la parte più inquietante del libro riguarda la parte "interattiva". Su due pagine, una fianco all'altra, si vedono due figure (una maschile e una femminile) con due buchi all'altezza del pube. "Infila il dito nel buco e fallo uscire dall'altra parte per fare il pistolino di questo signore", si legge da una parte. E dall'altra si invita a farlo "entrare nel buco della signora". (guarda la gallery)

"Questo sistema di educazione sessuale - dice al IlGiornale.it Maria Rachele Ruiu, di Generazione Famiglia - è il metodo usato nel Nord Europa. Lì dove si è diffusa la teoria gender". Il tutto nelle mani di bimbi di appena 10 anni.

"Generazione Famiglia - aggiunge Ruiu - mette a disposizione i suoi numerosi circoli territoriali e la sua presenza sui social network proprio per aiutare le famiglie a fare rete per conoscere, prevenire e affrontare questi abusi, soprattutto quando avvengono nelle scuole".

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