Credevano di avere di nuovo in mano il Paese, con il Covid che avrebbe rilanciato la sinistra, come scrive Speranza nel suo libro clandestino, e con il governo giallorosso. Invece in pochi mesi il sogno si è infranto. E ora a Repubblica piangono perché l'Italia è diventato «il Paese delle destre», un'«anomalia», come scrive un pezzo di ieri allarmato perché, per la prima volta, i due partiti con più alto consenso nei sondaggi sono «sovranisti», cioè Lega e Fratelli d'Italia, che ha scalzato «il partito erede di Berlinguer» (che sarebbe il Pd).
Ebbene, se il giornale di Molinari e la sinistra in genere inforcano lenti opache per guardare lontano non si devono lamentare se poi vanno regolarmente a sbattere. Prima di tutto, era sbagliata la loro previsione che il Covid avrebbe indebolito le destre e i moderati. Avendo i governi tutto puntato sulla politica della paura e dell'ordine per affrontare la pandemia, non è strano che alla fine i cittadini si sarebbero rivolti a chi questo ordine sa assicurarlo meglio, e con maggiore coesione, come i partiti di destra. Come si è visto in Spagna e nel Regno Unito nelle recenti elezioni amministrative: per non dire della Francia, dove le prossime regionali si annunciano come un bagno di sangue per Macron e la sinistra e Le Pen è dieci punti sopra il presidente.
Ecco perché, ed è il secondo punto, che l'Italia sia una anomalia è del tutto fuori luogo. L'Italia, storicamente, non è mai stato un Paese per la sinistra, che non ha mai vinto veramente le elezioni ed è riuscita, soprattutto negli ultimi anni, a restare al potere grazie a combinazioni di palazzo e al carattere disfunzionale del nostro sistema politico (questo sì un'anomalia). Le elezioni del 2018 del resto avevano visto una vittoria dei «populisti», i 5 stelle di allora erano stati votati da molti elettori di destra, che ora sembrano tornati a casa. E comunque le cause che avevano prodotto quel risultato e, a monte, Trump e la Brexit, non sono state affrontate e anzi per certi aspetti si sono aggravate.
Infine, ed è il terzo argomento, che male c'è ad essere il Paese delle «destre»? Forse Salvini e Meloni non sono leader democratici? Non sono legittimati dal voto? Intendono introdurre una legislazione autoritaria e liberticida? Ma se a tuonare contro l'imprigionamento sanitario sono stati soprattutto loro? Strani dittatori
Come ha detto giustamente il
presidente Mattarella il 2 giugno, la Repubblica è di tutti, nessuno si deve sentire escluso. Ma evidentemente nella Repubblica che vuole Repubblica, c'è spazio solo per la sinistra. Gli italiani la pensano però diversamente.
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