Lite in azienda, operaio marocchino armato di motosega tenta di decapitare colleghi

La violenza è avvenuta all’interno della ditta Mantese Legnami a Farra di Soligo, nel Trevigiano. Il marocchino era stato assunto due giorni prima

Lite in azienda, operaio marocchino armato di motosega tenta di decapitare colleghi

Prima litiga per futili motivi con alcuni colleghi e poi, come in un film horror, si impossessa di una motosega e tenta di decapitare i suoi compagni di lavoro che, per mettersi in salvo, corrono terrorizzati in strada in cerca di aiuto. L’assurdo e folle episodio, terminato con il ferimento di due persone, è avvenuto nel pomeriggio di ieri nella storica ditta Mantese Legnami in via Castelletto 58, situata lungo la trafficata strada provinciale 32 che da Farra di Soligo porta alla frazione di Col San Martino, in provincia di Treviso. Come riporta Il Gazzettino, a tentare di compiere la strage è stato M.N., un 32enne marocchino assunto soltanto due giorni prima tramite un'agenzia di lavoro interinale.

L’esplosione di violenza è avvenuta intorno alle 16.30 quando lo straniero inizia un battibecco con un collega. Subito tra i due scatta la rissa. Gli altri colleghi di lavoro, con l'aiuto dei due titolari, Mirco e Giovanni Mantese e di un rappresentante sono intervenuti per dividere i contendenti.

Il tentativo è andato a buon fine. O almeno sembrava. All’improvviso, infatti, il nordafricano è andato di nuovo in escandescenze e, dopo essersi impossessato di una punta di un trapano lunga 80 centimetri e del peso di alcuni chilogrammi, si è scagliato contro chi capitava. A farne le spese è stato proprio uno dei titolari che è stato colpito alla testa. Lo straniero poi è corso nel piazzale situato vicino agli uffici dell'azienda e ha riversato la sua furia contro le auto lì parcheggiate, danneggiandole.

Ma il pomeriggio di terrore era solo iniziato. Il marocchino, del tutto fuori di sé, ha preso una motosega e, mentre tentava di azionarla, rincorreva i presenti minacciandoli di tagliarli la testa. È il panico. Alcune persone, non potendo fare altro, sono scappate lungo la strada provinciale, in quel momento molto trafficata, sempre inseguiti dal nordafricano che continuava a gridare frasi come ''vi taglio la testa, vi ammazzo tutti''.

Nel frattempo uno dei titolari ha chiamato il 112, spiegando quanto stava accadendo all'interno dell'azienda. In pochi minuti sul posto sono giunte due ambulanze e un'auto medica per soccorrere i feriti e due auto dei carabinieri della Compagnia di Vittorio Veneto. I militari dell'Arma, raggiunto l’aggressore, sono riusciti a farlo desistere dai suoi propositi omicidi. Dopo averlo fatto calmare, i carabinieri hanno bloccato e reso inoffensivo il marocchino che successivamente è stato arrestato.

Due le persone condotte al pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria dei Battuti di Conegliano. Giovanni Mantese, il titolare della ditta, è stato medicato per una ferita lacero contusa alla testa.

Le sue condizioni non sarebbero gravi. Un operaio, invece, ha riportato una frattura al polso della mano destra oltre a diverse escoriazioni in varie parti del corpo. Tutto sommato, le conseguenze sono state minime se si considera quanto poteva accadere.

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