Cronache

Il livido sul collo e il sospetto: Tiziana Cantone è stata uccisa?

L'ombra dell'omicidio sul caso di Tiziana Cantone: tutti i dubbi sul presunto omicidio a "Chi l'ha visto?", che ha ricostruito il suo rinvenimento

Il livido sul collo e il sospetto: Tiziana Cantone è stata uccisa?

Tiziana Cantone si è davvero suicidata o è stata uccisa da qualcuno? È il dubbio corso nella puntata di ieri di Chi l’ha visto?.

Il corpo di Tiziana, trovata impiccata a un attrezzo da palestra nella tavernetta di casa sua, a Mugnano, il 13 settembre 2016 all’età di 31 anni, sarà riesumato il prossimo martedì, al fine di eseguire l’autopsia come disposto dalla Procura di Napoli Nord. Infatti il corpo di Tiziana non fu analizzato nell’immediato all'epoca del decesso, dato che per gli inquirenti fu subito certo che si sia trattato di un suicidio. All’inizio fu predisposta un’indagine per istigazione al suicidio contro ignoti, ma poi fu archiviata. Ma non fu perquisita la tavernetta, non furono eseguite analisi sull’attrezzo da palestra. E ora il dubbio, per anni sospeso nell’aria, torna a palesarsi.

A trovare il corpo di Tiziana fu la zia Maria. Lei e suo marito, lo zio Giuseppe, l’avevano invitata a pranzo quel giorno. Di fronte al rifiuto della giovane, lo zio la sollecitò a prendere almeno il caffè tutti insieme. Non vedendola arrivare, la zia iniziò a cercarla, ma non trovandola in casa provò nel luogo che era meno congeniale alla giovane: la tavernetta. Tiziana era lì, con una sciarpa intorno al collo. Istintivamente la zia la liberò da quella morsa e lo zio provò a farle un massaggio cardiaco. Arrivò anche il 118 e si provò a rianimarla per un’ora.

Tiziana, che successivamente cambiò il suo cognome in Giglio, era stata la protagonista di un’episodio di revenge porn perpetrato sul Web. Un suo video hot rimbalzò tra social, motori di ricerca, siti e piattaforme, nonostante lei abbia cercato di fermare quel filmato in cui si vedeva solo lei e non la controparte maschile. Aveva anche sporto denuncia ed era stata condannata a pagare le spese processuali. Così, proprio quel 13 settembre, avrebbe dovuto vedere un altro avvocato per rinverdire la propria battaglia. Ma è morta poche ore prima dell’appuntamento. La mamma di Tiziana, Maria Teresa Giglio, si dice “costretta a un’agonia continua”, a causa dei “contenuti diffamatori” ancora oggi presenti in qualche luogo della Rete, contenuti pubblicati da “gente che continua a guadagnare” sulla tragedia di una figlia e il dolore di una mamma. Successivamente è stata varata una legge ad hoc che porta il nome della 31enne.

Si ritenne all’epoca che Tiziana si fosse suicidata a causa della continua umiliazione cui venne sottoposta. Tuttavia, se avesse pensato di togliersi la vita, la giovane sarebbe andata in tavernetta con il telefonino, le sigarette e l’accendino? Ha incontrato qualcuno e quell’incontro le è stato fatale? Fu quindi omicidio? L’amica di famiglia Tina, che ha vestito Tiziana in obitorio, crede di sì. “Mi ha colpito vedere quel livido - ha detto Tina - lasciato al centro del collo, proprio centrale.

Nei laterali non c’era niente, non c’era livido, solo qui, una chiazza”.

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