Cronache

Livorno, antagonisti assaltano la prefettura, cinque agenti feriti

Circa 600 anarchici e antagonisti hanno assaltato la prefettura armati di spranghe e picconi per dire "no alla polizia nei cortei"

Livorno, antagonisti assaltano la prefettura, cinque agenti feriti

Scena da Far West domenica sera a Livorno. Un corteo di circa 600 persone - tra anarchici e antagonisti - si è dato appuntamento sotto la prefettura per protestare contro gli screzi degli ultimi due giorni, avvenuti in città, tra manifestanti e forze dell’ordine. Gli antagonisti, però, non si sono limitati a protestare ma hanno dato sfogo alla violenza tirando pietre, mattoni, palloncini pieni di vernice e transenne contro polizia e carabinieri. Sette agenti e due manifestanti sono rimasti feriti.

Ma cos'è che ha scatenato la violenza? Soprattutto due episodi: venerdi sera anarchici e antagonisti hanno tentato di disturbare il comizio di Bersani a Livorno, ma sono stati bloccati. Domenica pomeriggio un corteo in centro è stato disperso dalla polizia. Per tutta risposta centinaia di persone, armate di spranghe, bastoni e persino picconi, ieri sera si sono date appuntamento sotto la prefettura per dire "basta alla repressione".

"Noi abbiamo sempre lasciato aperto ogni canale di dialogo con tutti - ha detto il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi -. Possiamo ammettere ogni manifestazione a patto che sia pacifica e che non voglia interrompere quelle degli altri. Quello che è successo mi sembra che sia un passaggio di livello e non ha niente a che vedere con l’agibilità democratica della città".

Ieri "davanti alla prefettura di Livorno - afferma Luca Tomasin, segretario provinciale del sindacato di polizia Sap di Livorno - i poliziotti sono stati vittime di un attacco vigliacco, squadrista e gratuito. Gente che si definiva pacifica è venuta armata di bastoni, picconi e taniche di vernice che ci ha tirato addosso.

Io ero presente perché mi trovavo in servizio assieme a tanti altri colleghi che sono tornati a casa feriti o, nella migliore delle ipotesi, pieni di vernice".

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