Cronache

L'Olanda non si ferma: eutanasia lecita anche per i bambini

Eutanasia anche per i bambini che hanno un'eta compresa tra uno e dodici anni: l'Olanda riforma ancora il diritto alle pratiche eutanasiche

L'Olanda non si ferma: eutanasia lecita anche per i bambini

L'Olanda, la nazione simbolo dei "nuovi diritti", si fermerà mai? Le pratiche eutanasiche sono state di recente estese dal punto di vista giuridico. Adesso, in caso di malattia terminale, anche i bambini che hanno un'età compresa tra uno e dodici anni potranno essere sottoposti alla "dolce morte". Questa è solo l'ultima decisione in materia bioetica che rischia di far saltare sulla sedia tutti i contrari che, in specie nel mondo cristiano-cattolico, continuano a segnalare la problematicità della slavina innescatasi tra i tulipani sul piano bioetico.

L'Olanda, per il fronte progressista, è l'immagine di come il mondo dovrebbe essere, mentre per i conservatori rappresenta un esempio da scongiurare. La polarizzazione culturale è sempre più tangibile. Un altro limite nel frattempo è stato sgretolato: prima di questa settimana, l'eutanasia non era applicabile per quella fascia d'età. Ma il "progresso" - si sa - è un fenomeno inarrestabile. E il governo ha optato per allargare il novero dei casi in cui l'eutanasia è consentita. Di resistenze parlamentari ce ne sono state, ma ormai la decisione è presa. Le voci scandalizzate possono poco in quel contesto. Di quanti bambini all'anno parliamo? Bisognerà comprendere la reazione della popolazione, ma per ora è lecito citare almeno una decina di casi l'anno che potrebbero essere interessati dalla novità. Dieci persone in più, in un contesto numerico che già parla di migliaia di persone l'anno: l'eutanasia, in Olanda, sfiora coinvolge già circa settemila persone.

Serve - questo sì, come ripercorso pure dall'edizione odierna di Libero - che famiglia e medici siano concordi sul da farsi. Altrimenti quei bambini non potranno essere sottoposti alle pratiche. L'Olanda - questo è uno dei punti - costituisce ormai un banco di prova per le nazioni europee che hanno manifestato volontà d'omologazione bioetica. Si è innescato, insomma, una sorta d' effetto "imitazione": uno degli elementi che preoccupa i pensatori e la base dei cattolici.

Joseph Ratzinger, giusto per fare un esempio, riteneva che questo proliferare di "nuovi diritti" andasse in direzione contraria rispetto alla storia e all'identità occidentale, prefigurando un pericolo ormai in atto, ossia quello di una società europea "relativizzata" e centrata sulla secolarizzazione delle norme e dei costumi. Un luogo, quindi, dove il diritto naturale ha del tutto ceduto il passo ad un'intrepretazione ultra-progressista del diritto positivo. Con tutto quello che un andazzo così comporta.

Il protocollo si chiama Groningen, come la città del Nord: quello è il lasciapassare per far sì che l'eutanasia venga estesa anche agli infanti. La direzione è talmente questa che nei Paesi Bassi si ragiona da un po' persino sull'ipotesi che alcune persone sane, prescindendo dall'età, possano considerare la loro vita "esaurita". Un po' come se uno non avesse più niente da dire e da da dare nel suo percorso terreno. La sensazione, in buona sostanza, è che non sia finita qui: altre fattispecie potrebbero essere individuate per continuare ques'opera di "riforma", che scandalizzerà pure qualcuno, ma che non pare conoscere ostacoli.

Per applicare le pratiche, in relazione ai bambini che vanno da uno a dodici anni, serve che la malattia sia considerata non curabile. Bisogna inoltre - come premesso - che le parti in causa esprimano un consenso biunivoco, e la legge parla pure di un grado di sofferenza che travalichi i confini della tollerabilità. Qualche paletto, dunque, permane. Ma com'è spesso è accaduto attorno all'eutanasia in Olanda, molto passa anche dalle tipologie d'interpretazione che verranno fornite caso per caso. Si pensi, esemplificativamente, al caos che potrebbe sorgere sulla "non curabilità" di una patologia, in un fase storica che per fortuna dimostra di saper progredire in materia medico-scientifica, con nuove cure che vengono scoperte o sperimentate ormai cotidie.

L'Europa che alcuni cattolici e non non avrebbero mai voluto vedere, intanto, è più o meno cosa fatta. Ma non è tutto: al momento, non si assiste ad una reazione forte e piccata da parte degli episcopati e delle istituzioni ecclesiastiche del Vecchio continente.

Un altro segno dei tempi.

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