Lombardia, via a vaccinazioni: "10mila dosi al giorno". Ma è ancora bufera su Gallera

Giacomo Lucchini, responsabile della campagna vaccinale anti-Covid della Lombardia, annuncia: "Possiamo somministrare 10mila dosi al giorno". E continua la bufera sull'assessore Gallera

Lombardia, via a vaccinazioni: "10mila dosi al giorno". Ma è ancora bufera su Gallera

Via alle vaccinazioni contro il Covid-19 in Lombardia. A somministrare il vaccino saranno oltre 60 strutture, che garantiranno migliaia di dosi al giorno. Lo ha annunciato Giacomo Lucchini, il responsabile della campagna vaccinale anti Covid della Regione Lombardia, che a SkyTg24 ha spiegato: "La Lombardia ha certamente una macchina complessa, che per le 65 strutture significa poter somministrare 10 mila dosi di vaccino al giorno e, in prospettiva, con anche le Rsa e gli altri punti, arrivare a picchi di 20 mila somministrazioni al giorno".

Nella preparazione dei piani vaccinali da parte delle strutture, sottolinea Lucchini, sono state considerate "tutte le variabili, dalle consegne, ai turni del personale, all'arrivo di materiali di consumo come siringhe e aghi". "Sulla base di quello- ha concluso Luccini- noi sappiamo che da oggi tutti e 65 gli hub partono, per raggiungere tutti gli obiettivi che ci sono stati prefissati come piano vaccinale". Tra le strutture che danno il via alle vaccinazioni c'è anche l'ospedale Niguarda di Milano, che farà "più di 500 vaccini al giorno, nell'arco di una settimana". Ad annunciarlo è stata la direttrice socio-sanitaria Simona Giroldi che ha sottolineato come l'ospedale sia in grado di "vaccinare una persona ogni 5 minuti": essendo 5 gli ambulatori attivi, ogni ora potranno essere inoculate dosi a circa 60 persone all'ora.

E mentre in Lombardia prende il via il piano vaccinale, non si placano le polemiche che hanno coinvolto l'assassero alla Sanità, Giulio Gallera, dopo le sue parole di ieri. L'assessore aveva fatto il punto sulla situazione vaccini nella Regione, precisando: "Abbiamo medici e infermieri che hanno 50 giorni di ferie arretrate. Non li faccio rientrare in servizio per un vaccino nei giorni di festa", aveva detto Gallera a giustificazione del ritardo del piano vaccinale. Una frase che ha fatto infuriare anche la Lega, portandola a dissociarsi dall'assessore: "Le dichiarazioni dell'assessore Gallera non sono state condivise e non rappresentano il pensiero del governo della Lombardia. Non possono comunque essere strumentalizzate dal governo Conte per accusare la Lombardia di ritardi nella campagna vaccinale", avevano rivelato alle agenzie alcune fonti della Lega.

E tra i partiti rimbalzano le critiche. "Scusate, ma se fonti della Lega si premurano di far sapere alle agenzie che Gallera non rappresenta il governo della regione, mi spiegate di grazia - in questo cortocircuito istituzionale - cosa aspetti l'assessore (o il suo Presidente) a trarne le proverbiali conseguenze?", si è chiesto il deputato Pd Filippo Sensi. Invoca le dimissioni di Gallera la deputata Pd Lia Quartapelle: "La Lega fa sapere che Gallera non rappresenta il governo della Regione Lombardia. Finalmente lo dice anche la Lega: Gallera dimettiti!". Critico anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ha giudicato sbagliate le parole di Gallera. "In questo momento, con questa attesa, sono parole sbagliate".

E oggi, il Pd si è scagliato contro tutta la giunta: "Ormai la credibilità dell'assessore è al minimo ed è incompatibile con la guida della sanità lombarda, ma non basta mandare via Gallera per raddrizzare la situazione- ha dichiarato il capogruppo Pd in Regione, Fabio Pizzul- sono il presidente Fontana e l'intera giunta ad essersi dimostrati una volta di più inadeguati a guidare la Lombardia".

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