Lopalco: "Solo un anno fa lottavamo per spiegare importanza vaccini"

Pierluigi Lopalco, responsabile emergenze epidemiologiche della Regione Puglia, rassicura: "I nostri posti letto in ospedale non sono ancora saturi"

Lopalco: "Solo un anno fa lottavamo per spiegare importanza vaccini"

Qualche tempo fa sembrava impossibile. Le emergenze globali sembravano altre. Si parlava di immigrazione e di clima. Tutti sembravano concentrati sulla guerra dazi e le discrasie della globalizzazione. C’erano poi i no vax che cercavano di imporre il loro pensiero e una ciurma di scienziati pronti a incalzarli colpo su colpo. Un'altra vita. Un altro tempo. Un tempo di pace. "È passato solo un anno, ma sembra un secolo (una pandemia) fa. Si combatteva per far comprendere l’importanza dei vaccini. Oggi non c’è bisogno di spiegarlo". È questa la riflessione dell’epidemiologo Pierluigi Lopalco, responsabile della struttura di progetto per il coordinamento delle emergenze epidemiologiche della Regione Puglia. E già, sembra passata un'era.

Lopalco solo poche ore fa aveva parlato dell’allarme coronavirus con l’Adnkronos. "Abbiamo il massimo livello di allerta sulle Rsa perché in Puglia sono tante, credo più di 170, dobbiamo fare in modo che non si accendano altri cluster. Quelli che si sono accesi li stiamo chiudendo perché sono stati fatti gli interventi". Parla dei numerosi casi di positività al Covid-19 verificatisi nelle residenze sanitarie assistenziali per anziani e disabili (Rsa) verificatisi in diverse aree del territorio regionale. "A livello nazionale quella che pesa di più è la Lombardia. Ma gli ultimi dati lasciano ben sperare. Sono il segno che in quella regione le cose stanno andando meglio", spiega poi Lopalco.

È docente ordinario di igiene all’Università di Pisa e commenta la notizia, fornita ieri durante la conferenza stampa della protezione civile nazionale, del saldo negativo, per la prima volta dall’inizio dell’emergenza, di 74 posti letto occupati in terapia intensiva a causa del Covid-19. Quello della saturazione delle aree dell’emergenza è stato forse il nodo più delicato di tutta l’epidemia. "Anche il dato dei nuovi positivi si è molto stabilizzato", aggiunge. È l’effetto degli interventi di chiusura. È una curva che si appiattisce e viene schiacciata. È come se su un palloncino si mettesse il piede: il palloncino si schiaccia e si allunga.

"La cosa abbastanza tranquillizzante è che comunque i nostri posti letto non si sono saturati. Abbiamo ancora una buona capacità". Si concentra a parlare infine della diffusione del Covid-19 in Puglia di cui è responsabile regionale per le emergenze epidemiologiche. "Le terapie intensive non sono sature", fa sapere. "Non solo. Nel frattempo si stanno aggiungendo e attivando nuovi posti letto in terapia intensiva man mano che arrivano i respiratori. Andando avanti con le giornate, arriverà il momento che ne entra qualcuno, ma ne escono diversi". Peraltro, seppur lentamente, sta salendo la quota complessiva di guariti, ieri giunta a 94.

"Purtroppo è una malattia che dura tanto: 14, 15, anche 20 giorni in alcuni casi", sottolinea Lopalco. "Adesso stiamo cominciando a vedere l’effetto di quelle persone che si sono ricoverate tanti giorni fa". Sono i reduci di questa guerra invisibile.

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