- va bene tutto, però se Di Battista - che di mestiere non fa più il politico - vuole andare in Russia a fare dei reportage, che sia libero di farlo. Non mi pare un grosso scandalo
- secondo me per capire cosa pensa la Russia, più che leggervi i reportage di Dibba, prendetevi dieci minuti per scorrere da cima a fondo il discorso di Putin di oggi. Per essere uno che dovrebbe avere il cancro, il parkinson, la schizzofrenia o qualcosa del genere, sembra ancora piuttosto lucido. Giuste o sbagliate che siano le cose che dice, ha delineato un nuovo ordine mondiale. E le sue sono parole che dovremmo discutere, studiare, capire. Non liquidare a follie di un pazzo
- a Milano fa talmente caldo che i cittadini hanno iniziato a sparare l’aria condizionata a palla, provocando non pochi black out in giro per i quartieri. Draghi disse: preferite la pace o i condizionatori. Mi pare che i meneghini abbiano scelto i secondi
- grande polemica per i tre conduttori del Tg1 che, chiamati a condurre alcune rassegne stampa delle 6.30 del mattino, si sono rifiutati e sono stati “silurati” dall’edizione serale delle 20. Uno di loro ha chiesto l’esenzione per motivi di salute di non essere sovraccaricato di turni all’alba. I minatori ringraziano
- in via Bolla a Milano dopo il caos mediatico per i video degli agguati in strada partono gli sgomberi. Domanda: ma perché avvengono sempre dopo le risse e quasi mai prima?
- Beppe Grillo ricorda che il limite dei due mandati per i grillini non dovrebbe essere toccato. Forse l’Elevato parla affinché Di Maio intenda: dopo la lite con Conte, per Giggino sarebbe forse più facile farsi un Movimento tutto suo che dover rinunciare alla politica per limiti sopraggiunti di mandati
- non ero un grande ammiratore di Juliane Assange. Né starò qui a strapparmi le vesti per la sua estradizione dalla Gran Bretagna agli Usa, dove forse verrà condannato. Mi fa sorridere tuttavia che da mesi parliamo di libertà di stampa in Russia e poi ci ritroviamo un "giornalista dissidente" a rischio ergastolo
- ormai tra Di Maio e Conte è guerra aperta. Uno accusa l’avvocato con la pochette di aver preso una scoppola alle elezioni e di guardare all’indietro, l’altro punzecchia il ministro un giorno sì e l’altro pure. Ormai siamo al redde rationem, al Big Bang dei Cinque Stelle. Se sarà scissione, avremo due Movimenti 5 stelle e una loro più veloce scomparsa. Non è detto sia un dramma
- viviamo in una gabbia di matti. Ricordate che la Consulta ha dichiarato incostituzionale la prassi secondo cui il cognome dei figli è quello dei padri? Bene. Mancando una legge chiara, al momento non si sa come procedere. Ai nati in questo periodo verrà dunque affibbiato il doppio cognome qualora non vi fosse accordo tra i genitori. E se questi non si pigliano nemmeno su quale dei due va messo prima, sapete cosa accade? Che deve decidere un giudice. Un giudice, capito? Cioè spendiamo soldi e risorse dei tribunali, già oberati di milioni di pratiche, per decidere l’ordine dei cognomi di un neonato. Meritiamo di fare la fine dei Dodo
- dopo le roboanti promesse di Zelensky di realizzare la prossima edizione dell'Eurovision Song Contest a Mariupol liberata, oggi l'organizzazione ha fatto
sapere che il festival si farà ma non in Ucraina. Fine di un sogno (irrealizzabile)- Letta: “Lo schema Ulivo vince”. Sì certo, vince le elezioni mettendo insieme di tutto. Poi dura una ventina di mesi e implode. Bella idea
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