Scripta manent

Loris, quelle lettere di Veronica che svelano la sua instabilità

Dall’analisi degli scritti in mio possesso, emerge una personalità contraddittoria, che passa da momenti di apparente serenità e calma ad altri nei quali reattività

Loris, quelle lettere di Veronica che svelano la sua instabilità

La grafologia può esplorare il mondo interiore di una persona, mettendo in luce il mondo delle emozioni, dei sentimenti, dei desideri, delle mancanze, delle distorsioni di personalità e dell’aderenza alla realtà, senza per questo riuscire a cogliere aspetti quali la colpevolezza o le colpe di un soggetto. Essa infatti esplora e cerca di comprendere le vere motivazioni che stanno alla base di gesti frutto di disturbo di personalità. E’ da un utilizzo serio e approfondito che potrebbero sorgere spunti interpretativi utili per permettere un intervento preventivo.

panarello

Dall’analisi degli scritti in mio possesso, emerge una personalità contraddittoria, che passa da momenti di apparente serenità e calma ad altri nei quali reattività, ostilità e rancore la fanno da padroni (vedi grafia con assi letterali che tendono verso sinistra). Si può senza dubbio affermare che la sfera sentimentale della scrivente è stata nel passato scarsamente alimentata dall’affetto, specie da parte delle figure femminili che non hanno fatto da supporto positivo, alimentando in lei sensazioni di solitudine e dando luogo a note d’insoddisfazione verso un mondo sentito come maldisposto e ostile. La grafia semplice, chiara e leggibile, con frequenti lettere addossate tra loro, è segnale d’ansia e di difficoltà nell’elaborare il proprio vissuto con serenità, per cui la realtà rimane sempre alterata da un’emotività incontrollabile, che può giocare a sfavore dell’autocontrollo creando reazioni contraddittore. Spesso, infatti, ella è preda di tristezze inspiegabili e immotivate, di stranezze di comportamento, di facili malinconie o di risposte pungenti, plasmando dentro di sé un mondo tutto suo col quale si trincera come in una “torre d’avorio” adottando abitudini mentali e di comportamento, di cui è difficile cogliere la ragione e la logica. La tendenza alla copertura e al mascheramento, unitamente alla scarsa capacità elaborativa del pensiero, la rende fragile di fronte a tutto ciò che va a scalfire il suo modo di essere inerte e passivo. Mal sopporta, infatti, la responsabilità e di fronte ad essa può manifestare atteggiamenti scostanti o accaparranti, oppure presentare attacchi di panico che la rendono incapace di autocontrollo emozionale.

La sfera emotivo-affettiva non appare dotata di una maturità in linea con l’età anagrafica, non essendo riuscita a superare la fase adolescenziale alla quale è rimasta ancorata, rimanendo così prigioniera di se stessa, delle proprie angosce affettive e di fantasmi immaginari.

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