Cronache

L'orrore del Circeo, stupro in spiaggia


Diciannovenne abusata da due studenti della Roma-bene nella notte di Ferragosto

L'orrore del Circeo, stupro in spiaggia

A rievocare vecchi incubi bastano le sei lettere della parola «Circeo». Uno stupro la notte dello scorso Ferragosto, un omicidio tra torture e sadismo la notte di quel terrificante 29 settembre del '75.
Allora, 45 anni fa, le prime pagine dei giornali titolarono sul «Massacro del Circeo»: due giovani perbene (Donatella Colasanti e Rosaria Lopez), attirate con l'inganno da Gianni Guido, Angelo Izzo e Andrea Ghira (descritti come «rampolli di agiate famiglie romani») in una villa di proprietà della famiglia di Ghira col pretesto di una festa. Le studentesse furono torturate: Rosaria morì, Donatella si salvò per miracolo. La sua immagine sanguinante e sotto choc chiusa nel bagagliaio di un'auto è diventata la foto-icona di una stagione di sangue e violenza.
Notte di Ferragosto di quest'anno. Una ragazza romana di 19 anni denuncia di aver subito una violenza carnale da parte di due giovani (con uno di loro pare abbia avuto in passato un breve flirt estivo), entrambi appartenenti alla Roma-bene. Luogo dello stupro: la spiaggia di Paglia Verde al Circeo. Qui la ragazza incontra i due giovani (di 24 e 25 anni) conosciuti qualche settimana prima sullo stesso lido. Nessun sospetto quindi che la coppia di amici si sarebbe potuta trasformare in una coppia di aguzzini. Pare che la 19enne quella sera fosse in compagnia di un'altra comitiva, poi abbandonata per seguire i due in spiaggia. La ragazza era felice, aveva appena festeggiato la Maturità. Quegli amici un po' più grandi lei le ispiravano fiducia. Loro usano parole gentile, le fanno tanti complimenti. Poi, improvvisamente, il voltafaccia. Lei che viene buttata sulla sabbia e due corpi che la immobilizzano. Poi le minacce, le percosse, lo stupro. La ragazza viene abbandona. I due si allontanano. Lei trova la forza di chiedere aiuto. Arrivano i soccorsi. Trasferimento al Pronto soccorso. Il referto medico non lascia dubbi. La descrizione dei responsabili da parte della 19enne ha consentito agli uomini del Commissariato di polizia San Basilio di rintracciare gli stupratori in poche ore: due studenti universitari di «ottima famiglia», residenti all'Eur, ora indagati dalla procura di Latina per violenza sessuale e lesioni aggravate. Loro negano ogni accusa: «Solo unapporto consenziente».
Una difesa sentita mille volte.

In mille altri stupri.

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