In attesa di raggiungere il fantomatico picco dell'epidemia del nuovo coronavirus gli operatori sanitari continuano la loro disperata battaglia negli ospedali di tutta Italia.
I dati parlano chiaro: la maggior parte dei pazienti contagiata dal coronavirus guarisce (in tempi più o meno lunghi). Eppure le persone che hanno bisogno di trascorrere del tempo in terapia intensiva aumentano proporzionalmente alla diffusione del virus all'interno del Paese. Il problema principale è che le strutture sono quasi al collasso e i posti liberi si contano sulle dita di una mano.
Le Regioni hanno aumentato la capienza dei nosocomi e chiedono a Roma nuove strutture da dedicare ai malati. Il focus principale è sui posti in terapia intensiva perché è questo il reparto fondamentale nella lotta contro Covid-19.
Prima dell'epidemia – poi diventata pandemia – l'Italia poteva contare su 5.324 posti in terapia intensiva e 2.974 nei reparti di malattie infettive. Come sottolinea Il Corriere della Seraadesso ci sono 470 slot in più anche se l'obiettivo è raggiungere quota 1.850 nel giro di pochi giorni. Nel caso in cui i contagiati dovessero aumentare, verrebbero richiesti ancora altri posti. Per capire meglio l'attuale situazione italiana è utile dare uno sguardo ai dati aggiornati al 15 marzo, regione per regione.
Nord
La Regione più critica è la Lombardia. Qui troviamo 1067 posti attivi mentre una novantina sono in fase di allestimento. Valutazioni in corso sull'ospedale Fiera. Prima dell'emergenza ne aveva 861. Il Piemonte ha 320 posti in terapia intensiva attivati e l'idea delle autorità è arrivare a 480 nelle prossime ore. Considerando che un terzo di questi posti deve essere lasciato ai malati non di coronavirus, restano all'attivo dai 300 ai 320 posti.
In Trentino Alto Adige ci sono 75 posti attivati anche se il piano prevede l'aumento da 71 a 123 posti per la pneumologia e da 22 a 66 per le malattie infettive. Ne aveva 69. Il Friuli Venezia Giulia aveva 494 posti. Adesso ne ha attivati 825. In tutto ci sono 2985 posti tra terapia intensiva, subintensiva e malattie infettive. I posti nei reparti di malattie infettive passeranno dagli iniziali 165 a 1777.
Centro
La Toscana ha 470 posti attivati ai quali se ne aggiungono 220 in attivazione: ne aveva 374. L'Emilia Romagna ha quasi 650 i posti letto di terapia intensiva attivati e ne aveva 449. Le Marche avevano 115 posti, adesso saliti a 400. L'Umbria può contare su 69 posti e 35 in allestimento. In Liguria troviamo 75 posti in terapia intensiva e 224 media intensità. Nel Lazio sono attivati 540 posti, ai quali si aggiungono i 260 posti messi a disposizione dal servizio Columbus Covid 2 Hospital. Ne aveva, in un primo momento, 571.
Sud e Isole
La Campania aveva 499 posti: 590 sono in fase di allestimento mentre oggi ne ha attivati 320. In Molise troviamo 30 posti disponibili tra pubblico e privato con la possibilità di arrivare a quota 45. In Calabria ci sono 107 slot attive.
La Puglia ha 300 posti nelle rianimazioni e terapie intensive: 195 posti nei reparti di malattie infettive e 209 posti letto in terapia intensiva dedicati solo al Covid-19. In Sardegna ci sono 244 posti attivati e altri 240 in possibile attivazione (ne aveva 128). Infine la Sicilia: la quota è di 441 più 200 in fase di allestimento (ne aveva 411).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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