Cronache

Lottare contro il cyberbullismo si può: a partire da un video

Dopo la legge Ferrara 71/2017 la lotta contro il cyberbullismo va avanti. A partire da un video che spiega ai ragazzi il problema e tutte le ripercussioni che il fenomeno può avere sulle vite delle persone

Lottare contro il cyberbullismo si può: a partire da un video

Lo scorso giugno è entrata in vigore una legge (71/2017) che fornisce strumenti utili per combattere il cyberbullismo, l'attacco offensivo e sistematico contro un ragazzo attuato mediante i social network, i filmati su Youtube o, più in generale, tutti gli strumenti legati alla Rete. In concomitanza con il varo della legge è scattata una efficace campagna di sensibilizzazione prodotta da Web Stars Channel e sviluppata grazie alla collaborazione con il professor Luca Bernardo, direttore della Casa pediatrica dell’Ospedale Fatebenefratelli Sacco di Milano, Paolo Picchio, papà di Carolina (prima vittima accertata in Italia di cyberbullismo), e l’avvocato Marisa Marraffino, esperta di reati informatici.

Protagonista del primo video che ha dato il via alla campagna #Cyberesistance è LaSabri, "creator" (crea contenuti per qualunque media) molto nota tra gli adolescenti grazie al suo seguitissimo canale Youtube. Il video (guarda) ha ottenuto milioni di visualizzazioni. Il secondo step della campagna si è sviluppato su Instagram con Mates (il gruppo di creators più seguito sul web) che avevano pubblicato alcune foto mostrando i propri volti “vestiti” di tutte quelle parole che possono ferire e uccidere un ragazzo. L’invito che veniva rivolto a tutti era quello di fare outing: è stato accolto da migliaia di giovani e la campagna ha registrato 26milioni di "impressions".

Oggi nella sede della Regione Lombardia è stato presentato un altro video, che si propone di spiegare ai ragazzi, con un linguaggio accessibile a tutti, il significato della legge Ferrara 71/2017, quella contro il cyberbullismo. Giulio Gallera, assessore al Welfare Regione Lombardia, ha sottolineato che Cyberesistance "rappresenta un esempio virtuoso in cui pubblico e privato si sono alleati per fare rete e dare un contributo importante su un tema di grande attualità con risvolti spesso tragici. Come Regione in questi anni abbiamo messo in campo e sostenuto numerose iniziative finalizzate ad arginare il crescente fenomeno del cyberbullismo. Ora è il momento di mettere a sistema il lavoro svolto da diversi attori sul territorio attraverso la reazlizzazione di linee guida, da applicare in modo efficace sul fronte della prevenzione, attraverso l'informazione e la formazione delle persone che lavorano a stretto contatto con i ragazzi, sia su quello della presa in carico delle vittime del cyberbullismo".

"Da questo anno scolastico - spiega il professor Luca Bernardo - il ministero dell’Istruzione ha voluto affidarci il coordinamento nazionale degli interventi contro il cyberbullismo. Ogni scuola potrà segnalare i propri casi, che saranno gestiti in una logica di prossimità. La scuola, però, non è l’unico ambito educativo frequentato dai ragazzi. Il bullismo, in tutte le sue forme, è diffuso nelle società sportive, negli oratori e nei luoghi di aggregazione, senza dimenticare il contesto della famiglia, forse quello più delicato. I ragazzi non vanno lasciati soli, perché internet non si spegne mai e la violenza in rete continua a crescere all’oscuro della vittima. Quando un minore, a maggior ragione se preadolescente, scopre di essere oggetto di pesanti insulti, con centinaia di condivisioni a commenti spesso non ha la forza di reagire, se non isolandosi e peggiorando sempre più la sua condizione. Per una volta il mondo del web, attraverso le sue star, ci mette la faccia, sostenendo la nostra attività, mentre le multinazionali che operano nel settore guardano ai ragazzi come meri consumatori".

"Tempo fa ho ascoltato le storie raccolte dal professore Bernardo - racconta Luca Casadei, ceo di Web Stars Channel - ho visitato il suo reparto e ho sentito il bisogno di fare qualcosa per i ragazzi. Ho immediatamente messo a disposizione della causa Web Stars Channel e i nostri creators. Occorreva dare un messaggio importante ai giovani e alle loro famiglie e l’abbiamo fatto. Dal mese di giugno milioni di ragazzi sono entrati in contatto con questa campagna e ora sanno che possono difendersi e parlare, senza paura e senza vergogna. Era importante comunicare loro questa possibilità, questo diritto. Il web è un meraviglioso mondo ma occorre, a volte, attraversarlo con attenzione. Quello che abbiamo fatto è aver dato ragazzi una rete di protezione e sicurezza. Abbiamo detto che siamo con loro, accanto a loro".

L'avvocato Marisa Marraffino sottolinea che "spiegare una legge con un video di quattro minuti è l’inizio di una rivoluzione che è, prima di tutto, culturale. Con questo progetto ho realizzato un sogno che avevo dai tempi dell’università: rendere una legge vicina alla gente, comprensibile finalmente a tutti. È una sfida, non solo per gli youtubers, ma anche per gli avvocati, i magistrati, gli educatori in genere ai quali questo progetto vuole assegnare una missione: quella di abbattere le barriere e avvicinarsi davvero ai ragazzi, senza riserve e senza pregiudizi. Questa rivoluzione passa dal cambiamento del linguaggio che deve necessariamente farsi più semplice, ma non riduttivo, perché la legge per essere davvero efficace deve essere comprensibile".

"Ho aderito al lancio di questa campagna con grande entusiasmo - rivela LaSabri -. Fa parte di me dare ai fan contenuti educativi. Il web per i giovanissimi è divertimento, intrattenimento ma non può esimersi dal trasmettere messaggi positivi. Noi, come creators, abbiamo una grande responsabilità. Entriamo in contatto con chi ci segue e creiamo uno stretto rapporto di fiducia. Dobbiamo quindi, per quanto ci è possibile, guidarli verso una direzione giusta, lontana da percorsi pericolosi e negativi".

Per lanciare la terza fase di #Cyberesistance è stato mostrato in anteprima il video realizzato dal creator Fandoniah (della factory Web Stars Channel), che si rivolge ai giovani per spiegare, con un linguaggio affine a quello delle nuove generazioni, le novità introdotte dalla legge Ferrara, la nuova normativa a tutela dei minori in materia di cyberbullismo.

Fandoniah è il nome che Daniele De Luca ha dato al proprio canale Youtube. Professore di lettere e videomaker, da tempo si dedica alla realizzazione di animazioni satiriche che prendono di mira i personaggi più in vista del web. "L'idea del video - spiega - è nata dalla mia esperienza con i ragazzi delle scuole superiori, dove gli episodi di bullismo e cyberbullismo sono fenomeni diffusi. Quando Web Stars Channel mi ha proposto di spiegare la legge, aderendo alla campagna #cyberesistance, ho provato a riflettere sulla maniera di fare passare il messaggio della legge con un linguaggio vicino a quello dei ragazzi. Da qui l'idea di "rappresentare" il problema, insieme con le sue tragiche conseguenze e poi usare un viaggio nel tempo un po' nonsense per informare sulle possibilità che la legge dà ai ragazzi per uscire dai guai".

- Guarda il video: "Come difendersi dal cyberbullismo"

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