L'Ue contro campi rom: "Nomadi segregati"

La Commissione minaccia la procedura d'infrazione: "Limitati i loro diritti fondamentali"

L'Ue contro campi rom: "Nomadi segregati"

I "campi rom" non piacciono all'Unione europea che critica l'Italia per "le politiche abitative segregative nei confronti dei nomadi".

Come rivela l’Associazione 21 luglio, infatti, la Commissione Ue avrebbe scritto al governo italiano minacciando una procedura d'infrazione e chiedendo informazioni aggiuntive in particolare sul campo nomadi La Barbuta di Roma. Nella missiva l'Europa condivide "le preoccupazioni espresse dal Commissario per i diritti dell’uomo del Consiglio d’Europa circa questo tipo di alloggio fornito ai rom in un sito molto remoto e non accessibile, e dotato di recinti e impianti di sorveglianza".

Secondo l'Ue, quindi, i campi rom "limitano gravemente i diritti fondamentali degli interessati, isolandoli completamente dal mondo circostante e privandoli di adeguate possibilità di occupazione e istruzione". Per questo "la Commissione potrà decidere di avviare una procedura di infrazione ai sensi dell’art. 258 del TFUE nei confronti dell’Italia inviando una lettera di messa in mora per violazione della direttiva 2000/43/CE".

L'Associazione 21 luglio denuncia inoltre che, malgrado le raccomandazioni di Bruxelles, il Comune di Roma vuole costruire proprio a La Barbuta un nuovo campo. "E per la prima volta nel nostro Paese sarebbe una multinazionale, Leroy Merlin Italia, a farsi carico della realizzazione di un campo rom, grazie alla costituzione di un’Associazione temporanea di impresa alla quale parteciperebbe anche la Comunità di Capodarco di Roma.

In cambio dell’investimento, pari a 11,5 milioni di euro (interamente a carico di Leroy Merlin Italia), la multinazionale francese del bricolage riceverebbe dal Comune la concessione gratuita per 99 anni del terreno su cui oggi sorge il campo La Barbuta, per installarvi così le proprie attività commerciali".

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