Sochi 2014

Luxuria in manette a Sochi: "Aveva una bandiera pro gay". Rilasciata dopo alcune ore

La denuncia di Gay Center "Aveva una bandiera con scritto in russo Gay è ok"

Luxuria in manette a Sochi: "Aveva una bandiera pro gay". Rilasciata dopo alcune ore

Il viaggio a Sochi, la bandiera arcobaleno dei diritti gay, l'arresto e poi li liberazione. È finita bene l'avventura di Vladimir Luxuria alle Olimpiadi invernali. "Sono a Sochi! Saluti con i colori della rainbow, alla faccia di Putin!" è con questo tweet che Vladimir Luxuria ha annunciato il suo arrivo a Sochi. Allegata al cinguettio un'immagine dell'ex parlamentare di Rifondazione comunista mentre, all'interno del parco olimpico, sventola una bandiera arcobaleno, simbolo della comunità gay. Ma il gesto non è stato di buon auspicio. Poco dopo Imma Battaglia, presidente onorario di Gay Project, lancia l'allarme: "Ho appena ricevuto una telefonata da Vladimir Luxuria. È stata arrestata dalla polizia a Sochi mentre assisteva alle Olimpiadi con una bandiera con la scritta in russo Gay è ok". "L’atteggiamento degli agenti - prosegue Battaglia - è stato brutale e aggressivo. Nessuno parla inglese. Ora si trova da sola in una stanza con luci al neon sulla faccia, presumibilmente in stato di fermo. Chiediamo un intervento immediato del ministro Bonino". "L’ Unità di crisi è già attiva per il fermo di Vladimir Luxuria", fa sapere lo staff del Ministero degli Esteri.

Oltre alle istituzioni si muove anche io mondo della politica. "Ribelle, libera, senza paura dei gendarmi della moralità di Stato" ha manifestato così, Nichi Vendola, la sua solidarietà a Luxuria. "Abbiamo chiesto che il Ministero degli esteri si attivi subito per la liberazione di Vladimir Luxuria e per garantire che sino a quel momento siano rispettati i suoi diritti" ha comunicato Gennaro Migliore presidente dei deputati di Sinistra Ecologia Libertà. Sulla stessa lunghezza anche il democratico Sergio Lo Giudice: "Spero che la Bonino si attivi subito per ilrilascio di Vladimir Luxuria arrestata a Sochi pochi minuti fa per avereesposto un cartello in favore dei diritti gay. L’arresto della exparlamentare italiana mostra tutta l’ipocrisia di Putin e del suo regime. Il premier russo, infatti, aveva ripetuto che le persone LGBT erano benvenute a Sochi a patto di non fare propaganda omosessuale presso i bambini".

Poi, nella nottata, la notizia della liberazione: "È libera e sta bene.

Così mi ha scritto in un messaggio il ministro Bonino a proposito di Vladimir Luxuria", ha ufficializzato Imma Battaglia.

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