La "macchina" dei permessi di soggiorno dentro il fortino dell'illegalità dell'Hotel House

Ancora una volta le Fiamme gialle hanno portato alla luce le irregolarità dell'Hotel House di Porto Recanati. Sono stati scoperti 113 evasori fiscali e 236 partite Iva inattive

La "macchina" dei permessi di soggiorno dentro il fortino dell'illegalità dell'Hotel House

Ancora una volta gli uomini della guardia di finanza della tenenza di Porto Recanati sono intervenuti nell'Hotel House del comune maceratese portando alla luce numerose irregolarità. Nel corso del blitz sono stati scoperti 113 evasori totali e 236 partite Iva false. Un complesso residenziale nato nel 1967 che riveste una certa importanza dal momento che nei suoi 480 appartamenti ospita 1200 stranieri appartenenti a 22 nazionalità. Durante la stagione estiva, i numeri triplicano e si arriva anche a più di 3mila inquilini. Immigrati provenienti dal nord e dal centro dell’Africa e asiatici, la maggioranza dei lavoratori che operano al suo interno. Non è questa la prima volta che le attività svolte all’interno dell’hotel passano sotto la lente di ingrandimento da parte degli inquirenti. Negli ultimi anni infatti le Forze di polizia hanno intrapreso, sotto il coordinamento della prefettura di Macerata, diverse attività dirette a garantire il rispetto della legalità.

In particolare, l’ultima attività condotta dai militari della finanza è stata diretta a passare al setaccio tute le operazioni relative al trasferimento di valuta, allo spaccio di droga, alle attività di contraffazione dei marchi e all'abusivismo commerciale. Occhi anche sull'evasione fiscale nel settore delle locazioni immobiliari, il lavoro nero e sul sommerso d'azienda. É stato proprio su quest’ultimo controllo che sono state verificate le posizioni con partita Iva dalle quali sono emersi 113 soggetti sconosciuti allo Stato in quanto non avevano mai presentato la dichiarazione dei redditi o di imposta. Non solo, il blitz ha portato anche alla denuncia di 3 persone per il reato di immigrazione clandestina e un’altra per il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Permessi di soggiorno mai chiesti e ottenuti, flussi in arrivo e in partenza di migranti rimasti sconosciuti allo Stato fino a quest’ultimo intervento.

Grazie alle donne e agli uomini in divisa, ai residenti perbene, alle istituzioni che non mollano: non si possono tollerare fortini di illegalità”. Sono state queste le parole espresse dal leader della Lega Matteo Salvini dopo l’apprensione della notizia. Quando il numero uno del Carroccio è divenuto ministro dell’Interno ha chiesto una relazione proprio sull’Hotel House trovando poi riscontro di quanto aveva letto nella visita alla struttura il 16 settembre del 2018. In quel contesto è stata trovata una situazione fuori controllo.

Da allora le attenzioni degli inquirenti sulla struttura sono state pressanti portando alla luce numerose e periodiche irregolarità. “Ora- ha affermato Matteo Salvini- con la Lega che torna in maggioranza, esplode l’ennesimo scandalo con l’indagine della guardia di finanza contro i reati fiscali. Non abbassiamo la guardia”.

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