La madre lo caccia di casa: "È gay". Ma il giudice la condanna a mantenerlo

Compiuti i 18 anni, la madre lo caccia di casa perché è gay. Ma il tribunale di Napoli la condanna a pagare un assegno di mantenimento ogni mese

La madre lo caccia di casa: "È gay". Ma il giudice la condanna a mantenerlo

L'ha mandato via di casa non appena ha compiuto la maggiore età. Il motivo? È gay. Ora, però, il tribunale di Napoli Nord ha condannato la madre del 18enne riconoscendo da parte dei genitori l'obbligo di mantenimento.

Come riferisce l'Arcigay di Napoli, l'avvocato Salvatore Simioli dello sportello legale della sezione partenopea dell'associazione si è costituito a difesa del giovane nel giudizio di separazione giudiziale dei genitori.

E, dal momento che alla madre del ragazzo era stata assegnata la casa familiare in quanto affidataria dei figli, il giudice ha stabilito che il ragazzo, dato che "non convive con la madre per mancato consenso manifesto della stessa" e che, "anche se maggiorenne, non ha raggiunto l'indipendenza economica", dovrà ricevere ogni mese dai genitori un assegno di mantenimento.

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