F1, in Messico domina Norris e balza in testa al mondiale: Leclerc ottimo secondo

L'inglese della McLaren trionfa in Messico e completa il sorpasso nei confronti di Piastri. Il ferrarista si difende dall'assalto di Verstappen nel finale mentre Hamilton è penalizzato e chiude solo ottavo

F1, in Messico domina Norris e balza in testa al mondiale: Leclerc ottimo secondo

La lotta per il titolo piloti diventa sempre più emozionante dopo il verdetto del Gran Premio del Messico. Il pilota McLaren Lando Norris riesce finalmente a scavalcare il compagno di squadra Oscar Piastri e portarsi in testa alla classifica piloti dopo aver dominato in lungo e in largo sul circuito messicano. A rincuorare i tifosi della Ferrari, invece, l’ottimo secondo posto di Charles Leclerc, che nel finale rischia la beffa ma riesce a difendersi dall’assalto di uno scatenato Max Verstappen. La gara di Lewis Hamilton, anch’egli molto competitivo sul tracciato di Città del Messico, è stata rovinata da una penalità di 10 secondi, che l’ha visto precipitare nelle retrovie e chiudere ottavo. Se Antonelli si è difeso alla grande, finendo con un buon sesto posto, straordinario risultato per la Haas, che porta Oliver Bearman al quarto posto.

Norris va, Hamilton penalizzato

Dopo il gran risultato delle qualifiche sul circuito Hermanos Rodriguez, la gara nella capitale messicana diventa ancora più importante per la Ferrari, che punta chiaramente all’impresa. Se Norris è riuscito a scippare la pole position a Charles Leclerc, il monegasco cercherà di rendergli subito il favore alla prima curva. Considerato quanti sono i piloti a dover recuperare posizioni fin dalla partenza, parecchi sceglieranno di attaccare subito, montando le gomme soft. Appena si spengono i semafori, avvio quasi perfetto di Norris mentre Verstappen, ansioso di riportarsi vicino alla testa della gara, esagera alla staccata e va lungo. Leclerc è partito altrettanto bene e riesce a mettersi dietro il pilota McLaren ma, visto che ha tratto vantaggio dal tagliare la pista, riconsegna subito la testa all’inglese. I primi giri sul tortuoso tracciato cittadino sono comunque elettrici: a parte il lungo dell’olandese, Norris riesce ad aprire un po’ di luce nel confronto delle due Ferrari. Di tutt’altro segno l’inizio della gara di Oscar Piastri: l’australiano perde due posizioni e, al momento, consegnerebbe la vetta della classifica piloti al compagno di scuderia.

F1 Messico gara partenza

Hamilton si lamenta alla radio di quanto successo alla partenza, tanto da far sospettare che ci sia stato un contatto tra le due Rosse: mentre Lawson rientra per cambiare l’ala anteriore, la Ferrari dell’inglese sembra girare senza problemi evidenti. Mentre Russell si lamenta di esser stato ostacolato dal campione del mondo in carica, l’olandese spinge forte per superare Hamilton in curva 4 ma esagera ancora: ad approfittarne è Bearman, che strappa la quarta piazza a Max. Mentre Norris approfitta della pista libera per portarsi a 2,2 secondi da Leclerc, la direzione gara comunica che Hamilton potrebbe non aver seguito le procedure per il rientro in pista. Mentre Piastri supera agevolmente Tsunoda ed è ottavo, Antonelli inizia a farsi vedere negli specchietti di Verstappen: la cosa interessa pochissimo a Norris, che continua a guadagnare decimi su decimi nei confronti di un Leclerc un po’ conservativo. La doccia gelata per i tanti ferraristi presenti a Città del Messico arriva poco dopo: Hamilton viene penalizzato di dieci secondi per aver tratto vantaggio dal tagliare la pista, tanto da farlo precipitare in settima posizione al momento. Mentre Norris continua a girare veloce, le Ferrari e Verstappen preferiscono risparmiare le gomme: Piastri spinge per scavalcare Russell ma rischia il bloccaggio in staccata, consentendo all’inglese della Mercedes di difendersi.

Assolo Norris, Leclerc rischia

Mentre si inizia a pensare alle prime soste ai box, la direzione gara comunica che sta investigando il duello rusticano tra Verstappen e Hamilton alla curva 4. La Fia, da parte sua, fa sapere che Verstappen avrebbe tratto vantaggio dal taglio in curva 3 sul ferrarista. Oliver Bearman, nel frattempo, continua a girare su tempi interessantissimi: il pilota della Haas inizia a farsi vedere negli specchietti di Lewis Hamilton mentre Sainz, più attardato, mette il giro veloce. L’ex campione del mondo decide di scontare i dieci secondi di penalità al giro 21 mentre i commissari fanno sapere che il duello con Verstappen non sarà più investigato. Dal giro 24 iniziano le prime soste ai box: dopo Bearman e Piastri, tocca alla Mercedes di Russell rientrare, mentre Verstappen ne approfitta per risalire al terzo posto. Se Sainz si becca 5 secondi di penalità per aver superato il limite di velocità in pit lane, Russell spinge forte per risalire la classifica: con il giro di boa all’orizzonte, continua senza intoppi l’assolo di Norris, con Leclerc bravo a gestire il secondo posto. Al giro 32, proprio mentre il monegasco rientra ai box per montare le medie, Verstappen mette un paio di giri veloci, anche se sorpassare il ferrarista al pit stop sembra davvero improbabile. Norris è richiamato ai box al giro 35 e monta anche lui le medie: alle spalle del treno di testa, Hamilton ed Antonelli sorpassano rispettivamente Tsunoda e Russell mentre un problema tecnico costringe al ritiro l’Aston Martin di Fernando Alonso.

F1 Messico gara Norris

Verstappen rientra ai box per montare le soft al giro 38, rientrando alle spalle di Hamilton: nel frattempo scintille in casa Mercedes, con Russell che, incalzato da Piastri, pretende a gran voce che Antonelli gli ceda la quarta posizione. Tutto tranquillo in testa alla gara, con Norris che in quaranta giri ha accumulato 17,854 secondi sulla Ferrari di Charles Leclerc. Lo scambio in casa Mercedes arriva due giorni dopo ma l’inglese non è in grado di andarsi a prendere il terzo posto occupato da Bearman, che inizia a meditare l’attacco sul ferrarista, avanti di sei secondi. A 25 giri dalla bandiera a scacchi, Piastri si fa vedere con insistenza negli specchietti di Antonelli ma l’australiano deve guardarsi dalla rimonta di Verstappen, che ha appena superato Hamilton ed è settimo. Al giro 48 Piastri riesce a scavalcare Antonelli ai box mentre Verstappen risale in terza posizione quando anche Bearman e Russell vanno ai box: nel frattempo Hamilton scavalca Ocon e si mette a caccia della settima posizione di Antonelli.

Se Russell non riesce ad avvicinarsi molto a Bearman ed è marcato stretto da Piastri, preoccupante il fatto che Leclerc perda sempre più terreno nei confronti di Verstappen, Al giro 61 Piastri scavalca Russell con un gran sorpasso, portandosi ad un punto da Norris nella classifica generale, l’inglese restituisce la sesta posizione ad Antonelli. Alla fine, proprio mentre Verstappen stava tentando il sorpasso su Leclerc, la virtual safety car per lo stop di Sainz favorisce il ferrarista, che difende così la seconda posizione.

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